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    17 Febbraio 2024
    Settebello, quel sabato è arrivato: Croazia in finalissima, in palio il quinto Mondiale

    Oggi è il giorno. Tanto sognato e tanto ambito. Per un’Italia che torna al centro dei riflettori grazie ad uno dei suoi sport più celebri, la pallanuoto. Il giorno del Settebello che dopo un percorso sofferto ma straordinario, fatto di esperienza, tradizione, classe, freddezza e nervi saldi, torna a giocarsi per la terza volta nelle ultime quattro edizioni una finale Mondiale. Ultimo atto della competizione iridata di Doha: alle 15.30 la finale contro una nobile rivale storica, istituzione pallanuotistico. Un’Italia che, dopo aver faticato eccome per centrare il pass più prestigioso quello per le Olimpiadi di Parigi 2024 grazie al soffertissimo 13-12 agli ottavi contro gli Stati Uniti, ha spiccato eccome il volo. E l’ha fatto scrivendo durante la settimana di gloria passo dopo passo un percorso romanticamente eccezionale. Prima la rimonta di un Settebello infinito negli ultimi due minuti e mezzo ai quarti con la Grecia, poi la rivincita su chi spense ogni sogno ai rigori di Budapest, proprio la Spagna con l’8-6 di giovedì che di fatto è valsa l’ennesima finale Mondiale. L’Italia c’è, il Settebello c’è. E possono scrivere storia centrando la quinta medaglia d’oro dopo le edizioni del 1978, 1994, 2011 e 2019. Sarebbe la quinta, esattamente: un traguardo che consentirebbe al nostro movimento maschile di raggiungere la Serbia, unica nobile balcanica ad aver raggiunto un traguardo del genere, traguardo che nella competizione in questione gli permette ancora di guardar tutti dall’alto della sua storia. Davanti c’è la Croazia. Ma Campagna non ha paura. Negli anni ha rimescolato il gruppo. Dal monumentale Del Lungo tra i pali all’eterna esperienza di Di Fulvio e Di Somma, passando per gioiello Condemi a quel Velotto, grinta e mentalità, allo stato puro. Loro favoriti? Vedremo. Nervi saldi. Ambizione. Storia.