A dispetto della passata stagione, molti meno esoneri in Premier League. Molti meno cambi in panchina. Se lo scorso anno si scrisse record con dodici cambi di direzione, quest’anno molti di meno. Soltanto tre. Il terzo, ufficialmente, è arrivato ieri. Dopo il ritorno di Wilder a Sheffield e l’avvento di Espirito Santo a Nottingham, cambia direzione anche il Crystal Palace.
ADDIO ROY Finisce definitivamente l’era Roy Hodgson, meravigliose eterne 76 primavera, leggenda del club, richiamato lo scorso anno al posto dell’esonerato Vieira. Roy non figura chiaramente all’interno dell’evoluzione calcistica, sostenitori che infatti malgrado l’affetto hanno contestato eccome il club nei mesi scorsi per scelte retrograde, non futuristiche. I risultati non sono arrivati: il Palace ha vinto soltanto due gare da metà novembre ad oggi in Premier, pensate un pochino. Quindicesima in Premier, a sole cinque lunghezze dalla zona retrocessione, la società ha deciso di invertire rotta e l’ha fatto di comune accordo col tecnico, gran signore. Hodgson che tra l’altro era stato ricoverato in ospedale giovedì, poi dimesso domenica, il tempo per tornare in sede e rassegnare le dimissioni. Ha ringraziato e salutato tutti, congedato dal presidente Parish, che nel weekend aveva già trovato il suo successore.
WELCOME OLIVER Ed è un bel colpo per il Palace, perché si tratta dell’austriaco Oliver Glasner, che ha firmato un contratto fino al 2026. Un progetto per salvarsi quest’anno e costruire qualcosa di intrigante nei prossimi anni. Dalle aquile alle aquile, da quelle del Francoforte con cui vinse l’Europa League nel 2022 a quelle del Palace e della sua curva, i fanatics della Holmesdale che da decenni continuano a caricare e colorare Selhust Park. Glasner è tecnico continentale che finalmente corona il sogno di sbarcare in Premier, dopo aver costruito in patria quel Lask che poi sarebbe diventata presenza fissa tra Europa e Conference League e portato in Champions in Bundes sia Wolfsburg che proprio l’Eintracht, condotta fino agli ottavi 22/23 dopo aver per l’appunto conseguito la storica Europa League del maggio precedente. La mossa per ricostruire entusiasmo. Dopo il punto di ieri sul campo dell’Everton, con McCarthy storico assistente del club ieri traghettatore ad interim, arrivano subito due scontri diretti nelle prossime tre per portarsi definitivamente fuori dalle sabbie mobili: Burnley e Luton, in mezzo il Tottenham.