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    26 Febbraio 2024
    La domenica di A: irrefrenabile Inter, poker pure a Lecce. Sospirone Juve, rimpianti Napoli, pari e patta tra Milan e Atalanta

    La domenica di Serie A, complice contemporanea abitudine spezzatino televisivo, ha narrato soltanto quattro gare. Una per ogni orario, ma senz’altro particolarmente significative. E la giornata s’era aperta con lo splendido anticipo di pranzo vinto 3-2 dalla Juventus sul Frosinone: tuoni e fulmini nel primo con doppio Vlahovic a smorzare un primo tempo favoloso da parte dei giallazzurri, punteggio che regge fino al tramonto quando proprio all’ultimo respiro Rugani riconsegna ad Allegri il sigillo più importante, quello che permette ai bianconeri di tornare alla vittoria dopo un mese complicatissimo, quello che sostanzialmente ha spento ogni gioco Scudetto col passare delle settimane ormai sempre più nerazzurro. Un’Inter che infatti nonostante fatiche Champions e tante assenze come quelle di Sommer, Bastoni, Calha, Barella e Thuram proprio no, non sa e non vuole saperne di fermarsi. Inzaghi applaude la mentalità dei suoi che tornano pure dal Salento col bottino pieno: super Frattesi e doppio Lautaro, Lecce battuto 4-0. Inter che prosegue la propria trionfale fuga a gonfie vele con 66 punti e che questa settimana recupererà la gara con l’Atalanta per sognare ulteriore vantaggio; Juve a 57 che anche se cambia poco stacca il Milan al secondo posto, fermo a 53. Milan riacchiappato dall’Atalanta a San Siro: super gioiello Leao che finalmente si sblocca anche in campionato, la Dea non molla e tra mille polemiche e veleni arbitrali trova il pari dal dischetto col solito Koopmeiners. 1-1 a San Siro e Milan che resta sette lunghezze comodamente avanti ai nerazzurri: in questo momento Bologna quarto il solitaria, dall’alto dei suoi meravigliosi 48 punti. Chi invece non riesce proprio a rientrare in corsa Champions, nemmeno con un disperato tentativo last minute, è sempre lo stesso Napoli. Con Calzona vicinissimi i tre punti a Cagliari, sblocca Osimhen che è tornato e si sente, senz’altro, ma soliti problemi: ingenuità e distrazioni, cuore Ranieri che pareggia all’ultimo respiro con Luvumbo e trova pesantissimo punto salvezza. Acque, a proposito, dove il Sassuolo ha cambiato allenatore: salta Dionisi, traghetta Bigica.