TREVISO – Nell’ambito dei controlli congiunti finalizzati al monitoraggio del traffico di oro e di valuta, i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in servizio presso l’Ufficio delle Dogane di Treviso e le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno fermato un passeggero residente in Slovenia che, in partenza dallo scalo aeroportuale “Antonio
Canova” per Saragozza (Spagna), trasportava al seguito lingotti d’oro dal peso totale di 300 grammi, senza aver presentato la preventiva comunicazione di esportazione all’Unità d’Informazione Finanziaria presso la Banca d’Italia.
Si è proceduto, pertanto, al sequestro dei lingotti e alla contestazione di una sanzione amministrativa che va dal 10% al 40% del valore negoziato (pari a circa 18.000 euro), per la violazione delle norme che disciplinano il mercato dell’oro, secondo cui chiunque dispone o effettua il trasferimento di oro da o verso l’estero, ovvero il commercio di oro nel territorio nazionale, ovvero altra operazione in oro anche a titolo gratuito, ha l’obbligo di dichiarare l’operazione alla Banca d’Italia, qualora il valore della stessa risulti di importo pari o superiore a 12.500 euro.
Allo stesso viaggiatore, inoltre, è stata comminata una sanzione amministrativa di 200 euro, riscossa immediatamente a titolo di oblazione, poiché trovato in possesso anche di denaro contante per 11.225 euro, sprovvisto della prescritta dichiarazione doganale per il trasferimento di valuta.
L’attività di servizio è il risultato di analisi di rischio da parte dell’Ufficio delle Dogane di Treviso e del locale Gruppo della Guardia di Finanza che, anche grazie al protocollo d’intesa relativo al rafforzamento dei rapporti di collaborazione, siglato a Roma nell’aprile 2023, esaminano costantemente le tratte aeree in rapporto ai flussi dei passeggeri, di cui vengono approfondite, secondo specifici criteri, le peculiarità, prima di procedere alle successive ispezioni.