Alle 18 inizierà ufficialmente l’era Bigica al Mapei. Lui, ex centrale proprio del Napoli, prima tappa ed imminente avversario del Sassuolo, dopo tanti anni alla guida della cantera neroverde scelto come traghettatore in prima squadra fino a fine stagione dopo l’esonero di Federico Dionisi, che quest’anno non ha saputo replicare le brillanti premesse della passata stagione e dopo l’ennesima sconfitta cruciale come quella con l’Empoli di sabato scorso è stato sollevato dal proprio incarico. Chiaramente ognuna concorrente per i rispettivi obiettivi, Sassuolo per la salvezza e Napoli per un posto in Champions, due delle più grandi delusioni di questa stagione. Ma se i neroverdi appaiati in concomitanza tra penultimo e quartultimo posto a braccetto di Verona e Udinese a quota 20 hanno ancora tutto per tirarsi fuori da quelle terribili e torbide acque retrocessione, il Napoli è ormai lontanissimo dall’obiettivo minimo per una squadra campione d’Italia, un posto nella prossima coppa dei campioni. Stagione disastrosa che nemmeno l’avvento del terzo traghettatore, il commissario tecnico della Slovacchia, Calzona, sembra aver le capacità per risollevare. Dolorosissimo l’epilogo a Cagliari, con l’errore madornale di Juan Jesus (che oggi tornerà in panchina) che ha portato al pari rossoblu e quella vittoria sfuggita al minuto 96. Amarezza su amarezza. Calzona ha recuperato quantomeno i gol di Osimhen, a fine ciclo come Zielinski: serve chiudere dignitosamente la stagione. Il quarto posto sembra ormai utopia, traguardo sfuggito: Atalanta, Bologna e Roma viaggiano a ben differenti ritmi e sembrano ormai irraggiungibili. Il massimo, per chiudere bene e ricostruire, può esser riprendere Fiorentina e Lazio e accontentarsi dell’Europa League. Alle 18 in campo a Sassuolo: Bigica se la gioca, scala Thorstvedt e dentro tutti i batteristi offensivi col 4231. Da una parte Bajrami e Laurientiè chiamati a consegnar risposte, così come Kvara e compagnia danzante dall’altra parte. Partita da tripla al Mapei.