Una super classica del calcio italiano. Uno dei due veri grandi big match del weekend, oltre chiaramente a Napoli – Juventus. Ad aprire il 27° turno di campionato sarà infatti stasera, anticipo del venerdì, Lazio – Milan. Una sfida sempre affascinante, potenzialmente ancora divertente, spettacolare. Perché? Perché due squadre di matrice e natura offensiva, per ragioni di classifica, anche stasera avranno ben poco da difendere.
QUI LAZIO Soprattutto i padroni di casa. La parola all’ordine del giorno dell’annata biancoceleste è discontinuità, quella che contraddistingue più di ogni altra la terza stagione del corso Sarri. Un minimo di vittorie consecutive prima del crollo di Bergamo, l’acuto glorioso col Bayern prima del tonfo interno col Bologna, il successo di Torino prima della prestazione di Firenze. Insomma, montagne russe. E la Lazio del Sarri 3.0 è lontanissima dall’obiettivo: un posto Champions. Bologna vola a 48, Atalanta 46, Roma sesta a 44. Lazio adesso scavalcata pure dalla Fiorentina e acciuffata dal Napoli all’ottavo posto. Bilancio scarno, deludente, magro. Serve restare sul pezzo e stasera ritrovare risultato positivo per non rendere la primavera una stagione utile soltanto a cercare di restare in zone europee del giovedì, tra Europa o Conference League. Servirà soprattutto ritrovare smalto prima della gara più prestigiosa della stagione, il ritorno col Bayern, tappa bavarese prevista martedì prossimo. In difesa rientra Gilà ormai scalzato Casale, a centrocampo più Cataldi di Vecino, non riposeranno certo Guendouzi e Luis Alberto. Davanti ballottaggio tra Immobile e Castellanos soprattutto vista Baviera, ai lati senz’altro Felipe e duello tra Zaccagni e Isaksen, col primo che ancora deve ritrovare forma migliore in quanto graduamente rientrante pian piano dall’infortunio per scalzare il secondo. Che comunque nelle ultime settimane ha consegnato a Sarri risposte confortanti: il danesino cresce, eccome. Ma evidentemente non basta. Non basta come questa Lazio. Lontana parente di quella della passata stagione.
QUI MILAN Ecco perchè il Milan, ben saldo al terzo posto, non sogna nient’altro che rituffarsi in Europa League senza minima pressione di campionato: la missione rossonera è continuare ad allontanare il più possibile, da buona terza forza, la lotta al quarto e quinto. Pioli sorride: ricomincia finalmente a recuperare difensori. Dopo Thiaw, stanno infatti rientrando anche Tomori e Kalulu, tappe bruciate. Dopo la botta rimediata in allenamento preoccupa Theo, che dovrebbe comunque stringere i denti. A centrocampo ballottaggi: due su tre tra Adli, Bennacer e Reijnders. Davanti pochi dubbi e titolari tutti confermati, anche perché con lo Slavia si giocherà soltanto giovedì prossimo e avranno tutto il tempo necessario per recuperare: ancora premiata ditta Leao-Giroud col portoghese che, dopo il gioiello con l’Atalanta, insegue finalmente continuità realizzativa anche in campionato.