Niente da fare per la Lazio. Si spengono i sogni biancocelesti, si spengono all’Allianz Arena di Monaco, dove il Bayern rispetta i pronostici e completa la remuntada vincendo 3-0 il secondo atto in Baviera. Tra mille difficoltà, senza particolarmente eccellere, calciatori nettamente più forti. Questi sono organici di altro livello e pieni di campioni internazionali. Ecco perché non stupisce la doppietta di Kane ed il timbro di qualcuno che da 15 anni calca massimi livelli come Thomas Muller. Bayern più forte, Lazio a testa alta, ma impotente. Il Bayern squadra più forte anche perchè, proprio per l’appunto senza brillare, sfrutta i momenti decisivi del match: Kane pareggia i conti dopo l’errore di capitan Immobile, Muller colpisce su palla inattiva al tramonto della prima frazione; nella ripresa la Lazio prova ma il doppio colpo subito è troppo doloroso pur per riequilibrare le idee nello spogliatoio, così Kane trova un altro tap-in che spezza a metà ripresa definitivamente le gambe ai biancocelesti. Artista Luis Alberto non basta; Zaccagni e Felipe non castigano, Immobile divora l’unica grande occasione, Guendouzi lotta ma disordinato, malissimo tutta la retroguardia e stavolta anche Provedel che in più di una circostanza poteva far meglio, soprattutto in occasione della terza rete. Bel cammino e testa alta, comunque. La Lazio ha portato migliaia di tifosi capitolini in trasferta, a popolare l’anello più alto dell’Allianz e le strade bavaresi. Resterà questo ricordo, ma la Champions laziale si chiude ancora agli ottavi. Il sogno quarti, traguardo 2000, resta chimera da 24 anni. I calciatori ringraziano il settore ospiti e preparano dunque il ritorno a Formello. C’è da riaggiustare una stagione domestica all’insegna della discontinuità e provare un minimo a raddrizzare una classifica per tornare in corsa europea. C’è soprattutto da sfruttare la sosta in programma fra 10 giorni per ritrovare smalto in vista del grande appuntamento della primavera biancoceleste: la doppia semifinale di Coppa Italia con la Juventus.
