Dopo la sconfitta autunnale in rimonta a Cagliari, con ogni probabilità il pomeriggio che diventa serata più amaro dell’annata del Frosinone. Un Frosinone che perde uno scontro diretto vitale: sconfitta cocente, soprattutto per evoluzione e contenuti, quella subita al Mapei. Vince 1-0 il Sassuolo: primi tre pesanti punti della cura Davide Ballardini. Lo fa al termine di una partita tutt’altro che bella: decisamente brutta, contratta, compatta, senza particolari spunti e occasioni. Il fendente di Thorstvedt sblocca la gara ad inizio ripresa, ma l’episodio che accenderà notti e sonni ben poco tranquilli giallazzurri diventa l’errore macroscopico, tra superficialità e irriverenza mista a gioventù, che Kaio Jorge commette spedendo malamente sul fondo al tramonto del match il rigore del possibile uno a uno, proprio sotto al sentimentale e come sempre cospicuo settore ospiti ciociaro. Finisce così coi tre punti tutto per i padroni di casa che accorciano e risucchiano ancora di più il Frosinone nelle sabbie mobili, sorpassati in attesa di Lecce-Verona ora anche dal Cagliari che spegne probabilmente ogni residua speranza della Salernitana col concomitante 4-2 all’ex Sardegna Arena oggi Unipol Domus, casa rossoblu. Cagliari che dunque, grazie ai ritrovati gol di attaccanti come Lapadula o doppio Shomurudov, scavalca il Frosinone e sale addirittura al tredicesimo posto, tirandosi fuori dopo una marea incredibile di settimane dalla zona retrocessione: splendida continuità per Ranieri, sette punti nelle ultime tre gare, doppio successo in altrettanti scontri diretti che bissa l’intera posta in palio conquistata soli sei giorni fa al Castellani di Empoli. Frosinone che resta dunque a 24 lunghezze, fallendo completamente la missione punti perché, dopo un calendario così complicato con impegni tra Roma, Milan, Firenze e Juventus, tra Lecce e Sassuolo mastica un solo punticino, bottino particolarmente magro. Rischiano di pesare tantissimo questi punti persi: per conquistare la salvezza, era tempo di tornare a vincere. Adesso rischiano di diventare fatali.
