FROSINONE – Chiesti 23 anni di reclusione per Pietro Ialongo. L’uomo è accusato di aver ucciso l’ex convivente, Romina De Cesare, con 15 coltellate nella serata del 2 maggio a Frosinone, in via del Plebiscito.

Romina con il suo carnefice aveva in comune le origini (entrambi vengono dallo stesso paese in provincia di Isernia, Cerro al Volturno) e la relazione sentimentale che, però, era ormai terminata. Infatti, la povera 36enne frequentava un altro uomo, lo stesso che ha poi scoperto il tragico evento. Pietro Ialongo, però, non aveva accettato questa situazione tanto da arrivare a compiere l’ignobile gesto, da lui stesso ricostruito ai militari che lo hanno fermato.

Il pubblico ministero ha tenuto questa mattina la sua arringa nell’udienza finale del processo in corso a Frosinone chiedendo la condanna, ma riconoscendo le attenuanti generiche. L’udienza prosegue con le arringhe degli avvocati di parte civile e della difesa, subito dopo la corte si ritirerà in camera di consiglio per emettere la sentenza. Ialongo deve rispondere dei reati di omicidio volontario e atti persecutori.