ACQUAPENDENTE (VT) – La questione dell’ecocompattatore di Acquapendente resta irrisolta. I due consiglieri di opposizione Alessandro Brenci e Valentina Sarti in una nota tornano sull’argomento e sottolineano come da giugno a oggi, il “Mangiaplastica” non ha mai funzionato. Acquistato nell’ottobre del 2022, il macchinario ecologico è stato reso operativo a giugno dell’anno scorso, a causa – secondo i consiglieri Brenci e Sarti – di un corposo ritardo dovuto a difficoltà nella programmazione dell’apparecchio. All’inizio dell’estate del 2023, finalmente, l’ecocompattatore viene sistemato dal Comune nel parcheggio di Campo Boario. Un punto non esattamente di grande passaggio e su questo posizionamento i due consiglieri di opposizione puntano il dito: “Si è optato – spiegano – per pubblicizzare al minimo l’evento, mentre un acquisto di 24.500 euro sarebbe stato degno di essere dignitosamente promosso. La collocazione è sbagliata perché così risulta visibile solo da parte di coloro che sostano presso il parcheggio del Campo Boario (dunque una piccolissima percentuale del Paese)”. Ricapitolando: il Mangiaplastica è in punto scarsamente frequentato e in pochi sanno (o si ricordano) della sua esistenza. Eppure questo sarebbe un problema superabile, se il macchinario funzionasse. Già, perché come spiegano ancora Brenci e Sarti, “l’eco-compattatore ad Acquapendente non ha mai funzionato e se lo ha fatto, lo ha fatto a intermittenza. Si ha una probabilità su 600 milioni di trovarlo funzionante, esattamente come se si stesse giocando al SuperEnalotto. Peccato che non si tratti di un passatempo per perdigiorno, bensì di incentivare il riciclaggio”. Non solo. Secondo i due consiglieri di opposizione, in altri Comuni dove gli ecompattatori sono stati messi a disposizione della cittadinanza, le amministrazioni assegnano dei premi ai cittadini virtuosi che si impegnano nel riciclo della plastica, incentivi che vanno da sconti in centri commerciali e negozi convenzionati, all’erogazione di biglietti teatrali ed eventi, fino a dei buoni per ristoranti. Quali sono i premi messi in palio dal Comune di Acquapendente? Secondo Brenci e Sarti niente di più che “un cappello e una sciarpa. Ed è stato così che abbiamo appreso che il Pd aquesiano non è in grado di distinguere il mangiaplastica della terra di Girolamo Fabrizio dal Mangiafuoco di Carlo Collodi. E chi ci rappresenta meglio se non Pinocchio?”.
Cronaca, Energia e ambiente
30 Marzo 2024
Acquapendente, il flop dell’ecocompattatore: 24mila euro buttati