Prove generali per il grande obiettivo che può salvare la loro stagione. Soprattutto in casa Juventus che, ormai abbandonato ogni sogno di gloria tricolore complice un complicatissimo lungo inverno punti e raccolto alla mano assai scarno, abbastanza sicura di un posto nella prossima Champions ciò che Allegri ha sempre sostenuto fosse il vero traguardo minimo fondamentale stagionale, forte della sua terza posizione punta a tornare a vincere, sollevare un trofeo. La Coppa Italia. Stesso sogno per consegnare tutt’altro sapore ad un finale di una stagione travagliatissima pure in casa Lazio. Stasera per l’appunto le prove generali all’Olimpico 72 ore antecedenti alla prima semifinale di Coppa, col fischio di inizio delle 18 che sancirà il debutto dell’ex sulla panchina laziale: nasce l’era Tudor a Formello, debutto proprio con la Vecchia Signora di cui fu perno della difesa di Lippi da calciatore, salvo poi far rientro a Torino da assistente di Pirlo tre stagioni fa. Ma Tudor ha sempre ambito a fare il primo, come mostrano le positive esperienze a cavallo tra Udine, Verona e Marsiglia. La Lazio è la grande opportunità della sua carriera. Arriva in un periodo delicatissimo: piazza scettica e soprattutto scottata dall’addio del suo amatissimo precedessore, Maurizio Sarri, che al terzo anno di progetto non ha saputo replicare lo straordinario secondo posto della passata stagione e ha lasciato rassegnando le proprie dimissioni. Lotito non ha scelto alcun traghettatore: ha deciso già di avviare la nuova era. Ha scelto quel Tudor che senza garanzie future, come accaduto nei colloqui invece con ADL a Napoli, non avrebbe mai accettato la proposta. Contratto fino al 2025 e costruzione futura. Ripartendo dal passato: non solo dal suo, ma quello dell’era biancoceleste più longeva dell’ultimo decennio, quella Inzaghi. E dalle sue fondamenta. La Lazio torna alla difesa a tre. Rientra Casale, maggiore solidità difensiva. Un 3421 con principi di gioco fluidi, questa la sua ambizione. Felipe, contratto in scadenza e futuro tutto da valutare, a tutta fascia. Dubbio Luis Alberto, affaticamento muscolare. Lo spagnolo tornerebbe ad agire sulla trequarti, a sostegno di Zaccagni che supporterà, almeno al momento, Ciro Immobile. Il capitano deve risposte, contestato anche lui post addio di Sarri. Per Ciro la prima stagione fisicamente particolarmente negativa: anche se l’età passa per tutti, vuol mostrare a tutti che può ancora tornare ai vecchi fasti. Per la Juve invece più prove generali per la Coppa Italia, più certezze. Certezze che si chiamano Bremer e Danilo dietro e quel 352 che perde delusioni come Kostic e Sandro, rispettivamente per sindrome influenzale ed affaticamento muscolare. In attacco non ci sono Milik e Vlahovic, uno infortunato e l’altro squalificato: occasione per Kean, Yildiz soltanto dalla panchina, tra le gerarchie turco ancora dietro Chiesa. Sarà la penultima gara del sabato di Pasqua, prima di Fiorentina-Milan. Riflettori dunque sul debutto di Igor Tudor e prove generali: semplicemente un bell’antipasto, soltanto 72 ore dopo il grande piatto a Torino, prima semifinale di Coppa Italia.
Sport
30 Marzo 2024
Lazio-Juve, atto primo e debutto Tudor: stasera A, martedì Coppa Italia