Con la vittoria tra mille fischi di una Lazio a fine ciclo, il 4-1 alla Salernitana del venerdì sera con cui s’è aperto il turno, decolla la 32° giornata di Serie A: metà aprile, pieno ultimo curvone, rush finale e piena battaglia per competizioni europee e zona salvezza. Un turno spalmato su quattro giorni con classico moderno domestico spezzatino: tre gare del sabato, quattro domenicali, due posticipi del lunedì. Se Napoli, Milan e Roma saranno impegnate domani, mentre il Monday Night vedrà protagoniste le europee del giovedì come Atalanta e Fiorentina, i riflettori del sabato sono tutti puntati alle ore 18 sul derby della Mole, quello in casa Torino, tra Toro e Juventus. Allegri, con un futuro tutto da scrivere e malumori della piazza, ambisce a chiudere definitivamente ogni gioco Champions, blindando il terzo posto e ripuntando magari a controscavalcare il Milan in seconda posizione. In più, partita mediatica. Non avrà difficoltà la formazione bianconera a centrare l’obiettivo minimo stagionale, ma oltre alla Coppa Italia, i passi che farà per conseguirlo (e come li muoverà) saranno decisivi per il futuro della guida tecnica. Dall’altra parte un Toro scottato ad Empoli ma che insegue un ottavo posto Conference: battaglia con Lazio e Fiorentina. Juric carica l’ambiente, carica Duvan, così come treno Bellanova. Dall’altra parte solito 352 e si ricompone la coppia Chiesa-Vlahovic: ancora panchina per uno scalpitante Yildiz. Alle 20.45 chiuderà il bel posticipo del Dall’Ara: c’è l’allegro Monza sulla strada Champions di un eroico Bologna. Apre lo scontro salvezza del Via del Mare, quello in Puglia, tra il nuovo Lecce di Gotti ed il tostissimo Empoli di Nicola, rilanciato dalla vittoria all’ultimo respiro proprio sul Toro. 29-28, 14° vs 16°: insomma, altro che temperature primaverili in Salento, effettivamente tremendamente bollenti.
