Non c’è tempo di pensare alla Juve. Arriverà. Ma questa Lazio deve risposte all’ambiente. Perché nonostante dopo la sconfitta cocente nel derby, conseguenza naturale di una stagione complicatissima con la contestata fine dell’era Sarri, la larga vittoria con la Salernitana non ha placato minimamente animi e anzi, settimana turbolenta con l’annuncio di Felipe Anderson al Palmeiras e tutta la voglia manifestata e dichiarata da Luis Alberto di lasciare il club a fine stagione. Ogni partita, per ogni vero sostenitore, pesa. Ecco perché la Lazio stasera dovrà andare a Genoa per consegnare confortanti risposte ai suoi tifosi, prima del sogno remuntada di martedì all’Olimpico nella semifinale di ritorno di Coppa Italia con la Juventus. Ma prima Genova. Tappa Marassi. Missione almeno ottavo posto, significherebbe ancora Europa. Avversario il Grifone del Gila, tecnico emergente che qualcuno come Palladino aveva accostato alla Lazio stessa nelle settimane precedenti, prima dell’avvento di Igor Tudor. Positiva la stagione del Genoa che lotta per un posto nella parte sinistra della classifica. Squadra solida, trascinata dalle giocate del gioiello Gudmundsson, aspettando ancora fertilità realizzativa di Mateo Retegui. Tudor recupera Romagnoli, ma non sarà rischiato. Non ce la fanno invece Guendouzi e capitan Immobile nemmeno convocati, resteranno a Formello. Fasce presidiate ancora da Lazzari e Marusic, in mediana Kamada e Vecino davanti a Cataldi e Rovella rovesciati nelle gerarchie dalla transizione tra Sarri e Tudor. Luis Alberto dall’inizio come l’altro partente Felipe, ballottaggio tra attacco leggero con lo scalpitante Isaksen o con centravanti Castellanos. Fischio di inizio alle 18.30: sarà la gara che aprirà il 33° turno di una A che volge verso il finale di stagione, stasera poi Juve a Cagliari.
Sport
19 Aprile 2024
Serie A, apre la Lazio. Tudor a Marassi: urgono risposte, la Juve può aspettare