Tra mille festeggiamenti, mille copertine e prime pagine strameritate per lo Scudetto dell’Inter che ha significato seconda stella proprio nella notte del derby di Milano, oltre a celebrare i nerazzurri il calcio italiano è chiamato a destinare le sue attenzioni pure sul ritorno delle semifinali di Coppa Italia. In attesa di Atalanta-Fiorentina, secondo atto al Gewiss in programma domani dopo il successo viola della gara d’andata, stasera sarà la volta di Lazio-Juventus. Si riparte all’Olimpico col punteggio di 2-0 per i bianconeri, che puntano a tornare nella Capitale il prossimo 15 maggio, sognando di riscattare la sconfitta di due anni fa con l’Inter e tornare a sollevare un trofeo assente in bacheca ormai da troppo tempo. In campionato la Juve sta pian piano raggiungendo l’obiettivo minimo, quello di qualificarsi alla prossima Champions, ma non può bastare per tener Allegri saldo alla panchina: non è più certamente un mistero che l’espressione di gioco non soddisfa i palati dei tifosi bianconeri. Dall’altra parte una Lazio in transizione e fine ciclo, l’avvento di Tudor, un finale di stagione risollevato dalle ultime due vittorie tra Salernitane e Genoa che hanno riproiettato i biancocelesti in piena lotta per l’Europa, ambendo ad un finale di campionato sereno in attesa di comprendere chi resterà e chi partirà per un’estate che, dopo tanti anni, parla e preannuncia porte scorrevoli a Formello. Da Immobile a Luis Alberto, con Felipe già certo del suo futuro al Palmeiras. Ma prima la gara più affascinante del finale di stagione, quella che regala più stimoli, quella in cui sognare l’impresa per ribaltare la Juventus. Servirà la miglior Lazio di questo breve avvio d’era Tudor: serve tirare di più, creare di più, concretizzare di più. Buon tasso d’aggressività mostrato a Genova, senz’altro maggiore rispetto alle ultime settimane Sarri, ma per rimontare due gol serve andar a prender alti gli avversari nei momenti in cui la Juve gestirà dalle retrovie. Non spessissimo, quantomeno sulla carta: Allegri lascerà l’iniziativa agli avversari. Nella Juve ben poche novità: non c’è Gatti, tridente difensivo con Sandro ad affiancare Danilo e Bremer. In porta Perin, Cambiaso e Kostic sulle corsie, davanti ancora e come sempre Chiesa a supporto di Vlahovic. Nella Lazio invece torna perno Romagnoli al centro della difesa, recuperato come Guendouzi che si riprende la mediana; capitan Immobile soltanto dalla panchina. Cataldi più di Kamada, stavolta; Lazzari out, può toccare ad Hysaj. Davanti Felipe e Luis a sostegno ancora di Castellanos: nuova occasione, deve dimostrare tanto. Il fischio di inizio è previsto per le 21, sarà Orsato il direttore di gara. Previsto tutt’altro che pubblico delle grandi occasioni: al momento nemmeno 40000 tagliandi venduti. Prevista massiccia presenza, però, del popolo di fede bianconera.
Sport
23 Aprile 2024
Coppa Italia, semifinali. Tudor sogna impresa e rimonta: stasera all’Olimpico il ritorno di Lazio-Juve