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    26 Aprile 2024
    Frosinone, stasera Salernitana: finale vera, una città allo Stirpe

    Forse la gara più importante della stagione. Specialmente a questo punto. La gara più determinante perché non si può minimamente sbagliare. E stavolta la pressione è tutta addosso, proprio per questo motivo. Stasera il Frosinone aprirà il 34° turno di A quando alle 20.45 affronterà davanti al suo pubblico la Salernitana: si va sempre più verso il tutto esaurito, una città pronta a invadere lo Stirpe, perché parliamo letteralmente di una finale. I campani, ormai ultimissimi e spacciati, attendono solo la matematica di una retrocessione inevitabile, ma cercheranno di chiudere e onorare il campionato naturalmente con dignità. Di Francesco ritrova Fazio e Manolas, colonne della sua eroica rimonta sul Barcellona ai tempi giallorossi, e non si fida. Li conosce bene, sa di che tipo di professionisti si parla. Ieri la stessa Roma con Cristante ad Udine all’ultimo respiro ha strizzato l’occhio al Difra stesso: i friuliani rappresenteranno forse la concorrente più diretta a cui strappare il quartultimo posto salvezza. Ma tutto passa da stasera. Ribadiamo, una finale. La Salernitana venderà cara la pelle, proprio per questi motivi. Ma il Frosinone non ha alternative se non la vittoria. Arriva molto bene, poker di bei pari a cavallo tra Genova, Bologna, Napoli e Torino. Vento sì tornato in poppa, ma stavolta deve arrivare l’intera posta in palio. Se non si batte la Salernitana ogni discorso o calcolo salvezza cessa d’esistere. E Difra riproporrà la consolidata struttura delle ultime settimane: difesa e centrocampo più densi col passaggio al 3421, squadra che ha ritrovato punti e solidità. Chi deve accendere la luce è Soulé, il fantasista, il diamante giallazzurro. La salvezza passa chiaramente dalle sue giocate. Stasera deve far la differenza, deve tornare ad incidere; potenzialmente chiavi anche gli inserimenti di Mazzitelli e Brescianini. Il Frosinone non vince dal 21 gennaio: tre mesi dopo, alla fine di un inverno magrissimo che a dispetto delle splendide premesse del girone d’andata ha risucchiato il club in piena zona retrocessione, stavolta vietato sbagliare. I tre bei pari d’aprile hanno riportato ottimismo, speranza, fiducia nei propri mezzi. Ma l’esame di maturità, senza girarci intorno, è quello di stasera.