Missione compiuta. Quantomeno quella, doverosa, di ieri sera. Tutta Frosinone aspettava una vittoria assente nel calendario da più di tre mesi, dal 21 gennaio scorso, e vittoria è arrivata. Larga, bella, importante. I giallazzurri rispettano i favori del pronostico e battono 3-0 un fanalino di coda di fatto spacciato, la Salernitana di Colantuono, da ieri sera tra l’altro matematicamente retrocessa in Serie B. Brilla e trascina chi doveva farlo, gioiellino Soulé, che sblocca dal dischetto ed il cui ritorno sul tabellino dei marcatori, non è un caso, significa ritorno alla vittoria collettiva. Raddoppia Brescianini in percussione, altro elemento che continua a crescere, eccome. Nella ripresa dignitosa prestazione campana che lascia a testa altissima, prima d’incassare l’ultimo diagonale, quello dell’ex, quello di motore Zortea, che chiude la gara al tramonto, fissa sul 3-0 e permette ai giallazzurri di staccare Udinese e Sassuolo e superare anche loro quota 30. E’ così che dopo quattro bei pari prestigiosi a cavallo tra Genova, Bologna, Torino e Napoli il Frosinone suggella il percorso di una primavera riscattante un inverno magrissimo, freddo, spoglio e orfano di punti. Un inverno che aveva disilluso il girone d’andata e letteralmente risucchiato il club in zona retrocessione. Quella sensazione di non potercela fare nemmeno stavolta era tornata a minare il subconscio giallazzurro, adesso è tutto passato: il Frosinone c’è, eccome. Bravo Difra a capire che, una volta risucchiato, anche con i soliti principi di gioco contemporanei e gioventù, serviva una squadra più attenta, densa, compatta: decisivo lo switch alla difesa a tre, ritrovati equilibri giusti, ritrovati punti determinanti. Col vento finalmente in poppa i giallazzurri agganciano quota 31 ma Di Francesco non fa tabelle. Step by step. Prossima trasferta ad Empoli: altro crocevia fondamentale della stagione. L’Udinese trema sul serio: adesso il Frosinone è tornato a sognare la prima storica salvezza in massima serie.
Sport
27 Aprile 2024
Frosinone, tris e continuità: così la città è tornata a sognare la prima storica salvezza