La Lazio c’è. E trova la quarta vittoria consecutiva. Funziona la cura Tudor per una squadra che all’Olimpico, nell’anticipo del sabato sera, batte anche il Verona. A timbrare stavolta è subentrante Zaccagni, gol dell’ex e bacio alla maglia, fresco di rinnovo contrattuale, presente e futuro biancoceleste. Arriva in piena ripresa l’1-0 decisivo dopo una gara ben giocata, ben condotta, ben gestita. Ispira Luis Alberto, Kamada e Guendouzi viaggiano, brilla chi sta chiudendo stagione e parentesi laziale alla grande prima del Palmeiras come Felipe Anderson, un peccato cronico che non si sia sempre espresso così. E nel finale qualche rischio, Verona orgoglioso e mai domo, laggiù, immischiato nelle sabbie mobili per evitare la retrocessione, un team che continua a lottare nonostante abbia smantellato per crisi societaria squadra a gennaio: va fatto un gigantesco plauso a condottiero Baroni. Mandas nel finale alza il muro, compie interventi importanti, permette a Provedel di recuperare più serenamente, senza forzare i tempi. La Lazio chiude vincente 1-0 sull’Hellas i quattro anticipi a cavallo tra venerdì e sabato, conquista la terza vittoria consecutiva in campionato dopo Salernitana e Genoa ed in virtù degli ultimi nove punti conquistati rinsalda adesso con vento in poppa posizione da Europa League, se per il carro Champions fosse troppo tardi. Un Tudor che sta chiudendo bene la stagione. Al futuro ci si penserà, porte scorrevoli a Formello o meno.