Il 3 maggio il prossimo incontro tra Gisella, la Madonna e i fedeli
TREVIGNANO ROMANO – Era stato messo sotto sequestro il 22 aprile 2024 dal Comune di Trevignano Romano, tramite la polizia locale, il campo di preghiera di Gisella Cardia. Luogo dove ogni tre del mese alle ore 15, da sette anni, la veggente dichiara di vedere la Madonna, conosciuto come Campo delle Rose. Sigilli per i quali la procura di Civitavecchia ha chiesto la rimozione con un provvedimento di dissequestro emesso dal pm.”Non c’è reato e di questo avevamo certezza – il commento di Solange Marchignoli, legale di Gisella Cardia – il pm ha mandato il provvedimento di dissequestro dei beni e restituzione del Campo ai proprietari. Gisella il tre maggio potrà andare a pregare”.Ad essere contestata la destinazione d’uso del campo stesso, il quale, pure essendo privato, non rispetterebbe i vincoli paesaggistici a cui è sottoposto, ricadendo nell’area del Parco di Bracciano e Martignano e dunque a vocazione agricola e non destinato ad affollamento di persone e viavai di mezzi, quindi “attività non idonea alla destinazione prevista”.
“L’unica cosa che non si può fare lì è costruirci – prosegue l’avvocato – se ho un pezzo di terra e volessi fare una festa di compleanno per mio figlio non potrei? Ora Gisella viene massacrata, ma per sette anni la chiesa non le ha mai detto nulla, anzi le è anche stata vicino”. A sostegno delle sue parole le 14 statue in bronzo della Via Crucis che si trovano nella grande distesa verde, donate alla veggente dal parroco di Lubriano, all’epoca dei fatti don Luigi Farnetti, e tolte alla locale parrocchia. Dal canto suo la veggente, dopo il sequestro si era chiusa nel silenzio, ora potrà iniziare a prepararsi in vista del prossimo incontro del 3 maggio.