PATRICA.Mentre le frane continuano a creare disagi, l’amministrazione comunale continua a non ascoltare le proteste dei cittadini.
Per questo il Comitato cittadino ” C’era una volta Patrica” , per la terza volta, sollecita gli amministratori ad attivarsi per eliminare i rischi legati alla frana che potrebbe mettere a rischio la chiusura della strada principale di accesso a Patrica. Chiusura che avrebbe gravissime conseguenze per tutti i cittadini (soprattutto i lavoratori) che la percorrono più volte al giorno.Era stato lo stesso sindaco, ad assicurare, pubblicamente, l’avvio dei lavori entro i primi 15 giorni di aprile. E invece siamo arrivati a maggio e tutto tace.E’ inammissibile che i rappresentanti della Provincia e delle Istituzioni locali diano informazioni completamente errate. Ed è soprattutto offensivo verso i cittadini che, invece, ogni giorno devono sopportare tale disagio.Ricordiamo (per l ‘ennesima volta) le dichiarazioni rilasciate dallo stesso sindaco di Patrica il 29 marzo alle ore 15,19 sui canali istituzionali e sui suoi profili personali, precisando che: “Relativamente agli interventi, l’Amministrazione Comunale ha gia interagito con la Provincia che ha immediatamente predisposto i lavori da eseguire e che avverranno nel giro di due settimane”. Parole al vento. Come purtroppo accade troppo spesso a Patrica.Ricordiamo che, oltre a questa strada, e’ chiusa al momento al traffico la strada pedemontana (in direzione Supino) con ordinanza Astral; ed è chiusa anche la strada comunale Cardigna da più di due anni.Insomma: il Paese rischia di restare isolato e l’amministrazione comunale resta indifferente alle proteste dei cittadini. “Un vero fallimento delle Istituzioni” concludono i membri del Direttivo del comitato cittadino “C’era una volta Patrica”.