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    Politica
    9 Maggio 2024
    “Parco canile, urge una modifica dell’iter di approvazione”

    VITERBO – Plaudo al riattivarsi del dibattito politico sul parco canile. Un dibattito che, come più volte ribadito, deve spostarsi sul fronte regionale: senza modifica del D.G.R. 866-2006, infatti, non è possibile avere il parco canile, inteso come un luogo dove vige il rispetto delle esigenze etologiche della specie, assicurando il movimento e la socializzazione, in grado di invogliare la frequentazione anche tramite attività sociali.

    A seguito del mio comunicato di fine gennaio, il gruppo di Italia Viva alla regione Lazio ha presentato una modifica alla legge regionale 21 ottobre 1997 n. 34 “tutela degli animali di affezione e prevenzione del randagismo” per favorire la realizzazione dei parchi canili,  argomento molto sentito sul nostro territorio, e in questi giorni diversi partiti e candidati alle prossime elezioni europee hanno rilasciato comunicati ed iniziative sul tema.Mi auguro, visto questo importante atto presentato in Regione, una convergenza di tutte le forze politiche ed una fattiva collaborazione dei nostri rappresentanti del territorio per arrivare alla modifica e alla conclusione dell’iter per l’approvazione.

    Diversamente, rischieremmo di ingenerare falsi illusioni nella cittadinanza che da tempo attende provvedimenti concreti sul tema, che dispongano i requisiti strutturali e gestionali di questi siti di accoglienza, eliminando ad esempio l’obbligo della pavimentazione dei box in superfici lavabili e disinfettabili, che provocano nel tempo problemi di ordine articolare, muscolare e osseo, oltre che di uno spreco di ingenti quantitativi di acqua, a favore dell’uso di ghiaia e sabbia.

    Una modifica in tal senso permetterebbe lunga vita al canile comunale di Viterbo in Strada Novepani, inserito in un contesto paesaggistico unico, che non avrebbe bisogno di grandi esborsi per la messa a norma, garantendo per i cani sfortunati, a cui non è stata possibile trovare famiglia, un insediamento etologico e ambientale molto valido. Tutto questo senza perdere di vista la campagna contro il randagismo e attività di adozione, per diminuire notevolmente i cani ospiti di queste strutture con l’auspicio che siano un pronto soccorso animale e non la residenza definitiva.