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    Cronaca
    10 Maggio 2024
    “Per evitare sovraffollamenti Trenitalia sopprime la fermata di Orte anchè aumentare i convogli, situazione surreale”

    di Simona Tenentini

    ORTE – Un nuovo, ennesimo disservizio, si è aggiunto ai disagi quotidiani dei pendolari che, da Orte, tutti i giorni si spostano in treno per raggiungere Roma.

    A denunciare la paradossale situazione il comitato pendolari:

    “Con la presente intendiamo segnalare quello che non riteniamo un semplice disservizio, ma una ingiustificata penalizzazione di cui non comprendiamo neppure la motivazione.

    Come noto, a partire dal 4 maggio u.s. sono iniziati dei lavori di potenziamento della rete infrastrutturale tra le stazioni di Terni e Foligno.

    In conseguenza di ciò, il treno n. 4565 da Foligno per Roma – per il quale da tempo chiediamo il ripristino del servizio viaggiatori ad Orte – è stato cancellato fino a fine lavori, pertanto, i pendolari umbri utilizzano il treno n. 4256 da Rieti per Roma Tiburtina.

    Il materiale del treno n. 4256 è costituito da poche carrozze e, quando arriva ad Orte, è già pieno. Nei primi giorni di questa settimana i viaggiatori non sono stati fatti salire sul treno anche con l’intervento della Polfer.

    Così gli sfortunati pendolari in partenza da Orte (alcuni residenti anche in Umbria) hanno dovuto ripiegare sui treni successivi, spostando soltanto il problema dell’affluenza. Finché Trenitalia ha comunicato che, a partire dalla data odierna il treno n. 4256 non effettuerà più la fermata di Orte, fino al 7 giugno p.v.Francamente dubitiamo di come tale scelta possa risolvere il problema: se, da un lato, il viaggio dei pendolari umbri è più sicuro, evitando il sovraffollamento del treno, dall’altro togliere un intero convoglio dall’offerta dei viaggiatori in partenza da Orte in piena fascia pendolari ci sembra a dir poco assurdo.

    Peraltro, il treno è di competenza della Regione Lazio.Se le due Regioni sono così in sintonia, non sarebbe stato più semplice sostituire il materiale del 4256 con quello del 4565 che ha il doppio delle carrozze?La stessa Trenitalia, inoltre, non si è affatto preoccupata che lo scorso 8 maggio il treno n. 34735 avesse 4 carrozze chiuse, fosse saturo con tantissimi viaggiatori in piedi al limite della sicurezza e che viaggiasse anche in ritardo.

    Ricordiamo che Orte resta fra le 100 stazioni più importanti d’Italia, punto nevralgico della viabilità ferroviaria, con un notevole bacino di utenza che raccoglie l’alto Lazio e la bassa Umbria, al punto da avere la fermata di un Freccia Rossa. Vista l’affluenza alla stazione di Orte, ripresa con vigore dallo scorso 1° aprile a seguito dell’interruzione dello smart working, ci chiediamo come sia possibile che la soluzione per evitare sovraffollamenti sia quella di togliere un treno.

    Ci preme anche comunicare che non è il primo disservizio che registriamo da mesi: per esempio, il treno n. 4106 per Firenze delle 17:20, ha percorso la linea convenzionale ogni giorno per diverse settimane in concomitanza del cambio orario. Inoltre, Trenitalia mantiene la prassi di dirottare i convogli verso nord in linea convenzionale senza alcun annuncio, se non dopo la stazione di Roma Tiburtina.In riferimento alle problematiche sopra citate, chiediamo che venga tempestivamente ripristinata la fermata ad Orte del treno n. 4256 e che il materiale venga adeguato all’eccezionale affluenza.Cogliamo l’occasione per chiedere se il cambio orario che entrerà in vigore il prossimo mese di giugno preveda variazioni di frequenze ed orari dell’offerta di trasporto sulla tratta Roma-Orte, rispetto all’orario invernale tuttora in vigore.

    Tale nostra richiesta è rivolta anche alla conferma dei treni di competenza delle Regioni Toscana, Umbria e Marche che, oltre a quelli di pertinenza della Regione Lazio, contribuiscono a formare l’offerta complessiva della tratta Orte-Roma e VV. Tali indicazioni sono utili per soddisfare le richieste dei nostri associati, in relazione alla necessaria mobilità per lo svolgimento delle singole attività lavorative e/o di studio. Qualora vi fossero evidenti cambiamenti rispetto all’orario invernale, vi chiediamo di inviarci sollecita comunicazione.

    Da parte nostra, restiamo comunque disponibili ad un eventuale incontro per approfondire variazioni ed eventuali sviluppi e criticità. Restiamo fiduciosi in un vostro celere e fattivo riscontro. “