Le più grandi attenzioni della domenica pomeriggio di massima serie vertevano tutte sulla lotta salvezza. In campo infatti due protagoniste della lotta più accesa delle ultime settimane di Serie A, quella per l’appunto per evitare la retrocessione. Retrocessione che malgrado tre punti piccola mole disperata d’ossigeno, quelli con l’Inter, diventa sempre più prospettiva amaramente concreta per la penultima della classe, il Sassuolo di un Ballardini che, a Genova, contro il suo ex Grifone di cui è stato mentore, zio, capo o traghettatore nel susseguirsi nelle sue tante tante esperienze sulle panchine rossoblu, si fa rimontare il vantaggio dal dischetto di Pinamonti: il Genoa fa il Genoa e davanti ad un Marassi gremitissimo e colorato a festa per fine stagione spiega a tutti perché quest’anno naviga comodamente a metà graduatoria sognando un piazzamento a sinistra (club strutturato, certezze future, Gila pronto a rinnovo), parte la rimonta propiziata da Badelj e dall’autogol di Kumbulla che fissa il complessivo punteggio totale sul 2-1 che lascia i neroverdi penultimi a quota 29, spezzando decisamente quasi tutte le residue speranze salvezza, pronte ad accarezzare le zero in caso di ulteriore risultato negativo col Cagliari di Ranieri, prossimo weekend avversario al Mapei. E se a questo punto il Sassuolo sembra la più accreditata ad accompagnare la Salernitana già matematica in B, resta da stabilire chi sarà comunque la terza compagine costretta ad abbandonare la categoria, per cui saranno decisivi gli ultimi 180 minuti stagionali: in attesa dell’Udinese, ago della bilancia della corsa e domani protagonista a Lecce contro salentini di Gotti già salvi, Empoli e Frosinone sono sempre lì, a quota 32, potenzialmente scavalcabili, drammaticamente tremanti, nelle acque più burrascose. Ma chi nonostante rimonta e punti non può ancora navigare serena, oltre al Cagliari di Ranieri, diventa l’Hellas dei miracoli di Baroni, oggi ribaltato dal Toro, che torna decisamente a sognare la Conference, l’Europa, ambizione Juric, proprio in extremis, alle ultime battute stagionali: 2-1 Toro al Bentegodi, rimonta sancita da Savva e Pellegri che spengono vantaggio Swiderski che aveva illuso tutto il popolo gialloblu, in caso di vittoria infatti sarebbe stata salvezza aritmetica. Invece no, la lotta per evitare la retrocessione si arricchisce di nuovi climax, nuovi capitoli. Paure, timori, incubi. Per un finale tutto ancora da continuare a scrivere. Il Verona andrà a Salerno, deve chiudere ogni gioco lì, altrimenti tremendamente risucchiato, anche perché all’ultima c’è l’Inter.
Sport
12 Maggio 2024
La domenica di A: rimonta Toro a Verona, sogni Europa ancora vivi. Sassuolo condannato?