La storia è la storia. E va sempre messa al primo posto anche all’interno di un’annata così travagliata come quella della Lazio edizione 23/24. La storia è l’identità di un popolo e proprio in occasione del cinquantesimo anniversario dello storico Scudetto del ’74 la tifoseria biancoceleste è tornata a riempire l’Olimpico per una giornata di festa che, nonostante disperata necessità di punti salvezza di un Empoli impegnatissimo nella lotta per non retrocedere, non poteva chiudersi almeno coi tre punti. Per buona pace di Luis Alberto che, nonostante rinnovo e post avvio di Sarri, sta facendo evidentemente di tutto per andare via: ennesimo mal di pancia e atteggiamenti da rivedere, polso Tudor che ha deciso di lasciarlo a casa. E se saranno comunque, Luis o non Luis, porte scorrevoli quest’estate a Formello, se il vero Tudor andrà giudicato per quanto riuscirà a costruire e quanto otterrà nel 24/25 perché ha accettato la Lazio soltanto in quanto l’unica a garantirgli un contratto anche per il prossimo anno, va sottolineato quanto e come stia chiudendo comunque molto bene questa stagione, tra rimonta in semifinale di Coppa Italia e striscia importante in campionato, da quando è arrivato nessuno ha fatto più punti di lui. E peccato per Monza perché oggi sarebbe potuta esser la quinta vittoria consecutiva e chissà, tornare in extremis a sognare di infilarsi tra Atalanta e Roma per la lotta al quinto posto Champions, tra l’altro stasera sfidanti una contro l’altra al Gewiss di Bergamo. Anche oggi la Lazio ha vinto e lo ha fatto per 2-0 contro un Empoli tosto, arcigno e chiuso, alla caccia del pari nella ripresa dopo il vantaggio di Patric, prima che Vecino in percussione timbrasse l’ennesimo acuto di un finale di stagione evergreen e consegnasse definitivamente i tre punti ai biancocelesti. Ancora male Immobile: risposte sconfortanti dal capitano, nonostante il sorprendente acuto di Monza. Se Felipe è alle ultime battute capitoline, almeno c’è Zaccagni: recuperato, eccome. Provedel può ancora riposare: Mandas sta diventando certezza. In virtù del successo domenicale la Lazio chiude matematicamente davanti al Napoli ed archivia definitivamente la qualificazione europea: giocherà ancora di giovedì, sperando proprio nel giovedì più prestigioso, almeno. Ed in tal senso, manca davvero pochissimo. La Lazio ipoteca l’Europa League, dimensione naturale dell’era Lotito.
Sport
12 Maggio 2024
Saluti a Luis Alberto, festa 74: 2-0 all’Empoli, Lazio da Europa