Sono giornate, serate e soprattutto nottate fibrillanti a Bologna. Dall’adrenalina ai sogni, all’emozione, ai festeggiamenti. Fatidici, senza precedenti. Da decenni Bologna non viveva settimane del genere e finalmente, dopo mesi di sogni, è arrivata la matematica del traguardo. Fantascienza se solo pensata mesi fa: il Bologna è matematicamente qualificato alla prossima Champions League. In tanti additavano il prosperoso e sorprendente girone d’andata felsineo come un fuoco di paglia, a Natale. Ma quand’è decollato il lungo e freddo inverno, mentre gli altri perdevano punti tra mille impegni e contraddizioni, il Bologna continuava a viaggiare. E l’ha fatto a vele spiegate, continuando senza pressione ad imporre il suo calcio, a tratti rivoluzionario, su tutta la penisola. Un calcio contemporaneo, catalano, fatto di occupazione degli spazio e del principio che a dominar sono proprio zone e movimenti, indipendentemente da chi sia l’incaricato. Girano tutti, senza punti di riferimento: tutti sanno far tutto. Questa la grandezza del lavoro di Motta al Dall’Ara che già, post Italiano, aveva fatto intraveder qualcosa di stuzzicante a La Spezia, eccome. E sono arrivate nel tempo vittorie al contempo pesantissime, sfruttando le fatiche europee delle diretti concorrenti, sei punti in trasferta su Roma e Atalanta, accostando addirittura latitudini Juventus, non troppo distante dal Milan, seconda forza. Poi la gestione delle risorse, nel finale, in pompa magna, e l’acuto decisivo di Napoli a cui è succeduta invasione all’aeroporto prima di ieri sera, la nottata più attesa, lo scontro diretto tra Atalanta e Roma che poteva regalare e consegnare l’aritmetica al sogno, vissuto dalla Bulgarelli e gran parte della tifoseria col maxischermo in Piazza Maggiore, fino a triplice fischio e coronamento del sogno: fumogeni e nottata galattica, Bologna è tornata a riveder le stelle. Tutti in piazza a festeggiare: scatenati Orsolini e Sale, Zirkzee che guida il corteo in auto, sessanta anni dopo è tutto vero. Una città impazzita. Colorata di rossoblu. Cori, canti, emozioni fino a tarda notte. Con dedica speciale, in fondo al cuor: a quel Sinisa, che esulta da lassù.
Sport
13 Maggio 2024
Capolavoro Bologna, traguardo Champions: notte stellare, delirio a Piazza Maggiore