FROSINONE – La sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio per il dirigente della Regione Lazio, disposta dall’ordinanza del gip di Cassino, è stata eseguita dai militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale del Gruppo Carabinieri di Frosinone https://www.lacronaca24.it/2024/05/13/mozzarelle-di-bufala-olio-e-pieno-di-carburante-cambio-di-favori-sospeso-dirigente-regionale-per-corruzione/ . Si tratta del dott. Luciano Massimo a cui è contestato il reato di corruzione per l`esercizio della funzione.
In particolare l’ipotesi di reato verte sull’attività del dirigente regionale che, in cambio di utilità consistenti in forniture di generi alimentari, rifornimenti di carburante per l’auto personale, assunzione di una figlia e promessa di assunzione per un altro figlio, si adoperava a favore dei soggetti richiedenti i contributi europei.
Da queste stesse indagini, secondo quanto riportato dal quotidiano “La Repubblica”, è scaturito anche un altro filone di inchiesta giunto fino alla Procura di Latina che vede indagato per corruzione anche il senatore di Forza Italia Claudio Fazzone, presidente della Commissione ambiente a Palazzo Madama e coordinatore regionale di Forza Italia. In tale inchiesta, oltre a Fazzone e Luciano, sono indagate altre persone, tra cui un poliziotto, un albergatore, un assessore comunale di Fondi e anche il responsabile di una scuola paritaria della zona di Latina.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.