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    14 Maggio 2024
    Fiorentina, battuto il futuro? Palladino più di un’idea. E lui manda segnali..

    La Fiorentina si avvicina all’ottavo posto, con buona pace del Torino di Juric che continua, soprattutto con la pesantissima vittoria di Verona, ad inseguire il suo sogno europeo. Sono queste le latitudini viola ed anche ieri ha dimostrato d’aver qualcosa in più delle squadre realtà del centroclassifica, battendo proprio in rimonta il Monza stesso, 2-1 al Franchi firmato da Nico Gonzalez e Arthur, che ha rinsaldato l’ottava posizione fiorentina che garantirebbe un posto europeo, sempre in Conference, anche la prossima stagione, indipendentemente da come dovesse andare a finire la finale d’Atene. E Fiorentina e Torino sono legati da stessa matrici dei loro progetti: entrambe, comunque, sembrano destinate a salutare i loro trienni, rispettivamente Italiano e Juric. Potrebbero festeggiare entrambe: se la Fiorentina dovesse vincere la Conference, conquisterebbe il salto di qualità in Europa League ed a disputare la terza competizione europea andrebbe la nona forza, col Toro che quindi avrebbe la missione di superare il Napoli, che sembrerebbe aver tirato i remi in barca e non considera step Conference priorità per l’immediato futuro, alle porte di un’estate rivoluzionaria in cui ADL sarà chiamato a ricostruire. Se il futuro della panchina del Toro sembra dipenda dalla qualificazione al sogno europeo, in quel caso Juric potrebbe anche restare come più volte dichiarato, in casa Fiorentina sembra invece sempre più deciso, comunque vada la finale di Conference, che le strade con Vincenzo Italiano dopo tre anni tutt’altro che sempre rose e fiori sono pronte a separarsi. E se qualcuno ha parlato di Alberto Aquilani, tecnico del Pisa ed ex primavera Viola, con un Gila pronto a sposare per tanti altri anni il progetto Genoa nonostante quanto sia legato per il passato a Firenze da calciatore, la Fiorentina potrebbe proprio dirottare le sue attenzioni su uno degli emergenti italiani più stimati in questo momento, proprio l’avversario battuto ieri, Raffaele Palladino. Un Palladino che ieri, intervistato post gara, ha spiegato quanto e come debba sì parlare con Galliani verso cui prova sempre legame di riconoscenza, ma ha ammesso quanto sia complicato migliorare i risultati del suo biennio brianzolo e che Firenze resta sempre una piazza splendida dove venire a giocare a calcio, esprimendo parole di stima e ammirazione per tutto il mondo viola. Segnali?