Il tormentone d’inizio estate vertente la nuova panchina del Milan si arricchisce di un nuovo outsider. Entra infatti una nuova candidatura in lizza: si tratta di Marcelo Gallardo, iconografia River, tra i più rilevanti emergenti del panorama argentino dell’ultimo decennio, che lasciato il mondo albiceleste cercando fortuna in Europa scelse invece i soldi del continente arabo ma che, dopo poco nemmeno più di un anno, è pronto a lasciare il mondo saudita e l’Al Ittihad per tornare a nutrire ambizioni europee. E negli ambienti rossoneri, non è un mistero fin dai tempi di Maldini e Massara, è sempre stato un profilo intrigante. Vorrebbe lasciare, nonostante contratto di 20 milioni netti a stagione, gli orizzonti mesopotamici. Vuole una grande sfida nel Vecchio Continente. Non appena appresa la notizia, il Milan l’ha inserito all’interno dei papabili. Se non altro, pur con un nuovo organigramma diretto da Moncada e Furlani, qualcuno che i rossoneri intervisteranno. Proprio nelle ultime ore infatti trapela la volontà milanista di fissare un colloquio col tecnico argentino. Non è un mistero che il Milan, anche se non è ancora chiaro il perché ma forse a caccia di mero concetto di discontinuità, nutra voglia di un tecnico estero, una filosofia diversa. Quel che sembra certo è l’addio di Pioli a cui mancano ormai meno di due settimane da salutare armadietto e Milanello. Il favorito estero, estero che resta sempre la carta, Ibra permettendo, più ricercata, resta Conceicao, che dovrebbe lasciare un Porto che, senza Pinto da Costa, nutre altre idee dettate dal nuovo presidente, Andrè Villas Boas. Sergio, da calciatore iconografia laziale, resta al momento favorito. Più di Fonseca che, se non convince del tutto, è soprattutto richiesto dal Marsiglia che sta facendo corte insistente. Qualcuno ha provato a rilanciare la candidatura Antonio Conte, grazie alle parole di Stellini che ha fatto trapelare da buon vice quanto e come allo staff leccese piacerebbe la destinazione rossonera, ma fin qui senza successo. Il Milan ha messo mire e direzione esterofile: settimane decisive.
