Nicolò Zaniolo ha già finito il suo 2023/24. Il suo Villa, di cui quest’anno in Premier propriamente di suo c’è stato francamente un po’ pochino, ha centrato la Champions League. Domenica l’ultimo atto, già sicuri del bottino, nel sud di Londra col Crystal Palace. Ma tra i convocati di Emery non figurerà il batterista offensivo della nazionale di Luciano Spalletti tecnico che, scelte alla mano, ha sempre manifestato di continuare a credere nel suo talento, spesso e volentieri storicamente parlando espresso a corrente tremendamente alternata. Subentrato a gara in corso nel 3-3 di lunedì sera a Villa Park col Liverpool, in una misteriosa dinamica di un cambio di direzione che suggerirebbe altro tipo di infortuni, Zaniolo ha invece riportato, dopo una serie d’esami effettuati nella giornata di martedì, una microfrattura al piede. La fluida camminata con cui guadagnava l’uscita direzione spogliatoi sembrava presagire ottimismo, ma non è stato così. Servirà quasi un mese di stop. A questo punto la sua convocazione all’Europeo diventa upotia, più un’illusione. Brutta botta per il morale di un ragazzo che non sarà nemmeno riscattato dal club di Birmingham e, tornando alla base Galatasaray, dovrà mandar giù l’ennesimo boccone amaro. Il prossimo anno ambisce, non è un mistero, a far rientro in Serie A: cerca una piazza domestica che sia in grado di rilanciarlo. E dunque dopo Berardi Spalletti sarà con ogni probabilità costretto a far a meno di un altro piede mancino, lì davanti. Sicura la convocazione del suo Politano, a questo punto risalgono enormemente le quotazioni di Orsolini. Scelte che comunque, ancor prima del cruccio Zaniolo, Spalletti ha ammesso che sul “70/80%” della rosa per la spedizione teutonica sono già state fatte.
Sport
15 Maggio 2024
Italia, sos Zaniolo: un mese di stop, salta Euro 2024?