logo
    17 Maggio 2024
    Una martellata in testa e sessanta pugni: sull’aggressione a Chef Rubio indaga la Digos

    di Simona Tenentini

    FRASCATI – Sessanta pugni, una martellata in testa e numerosi colpi inferti con dei mattoni.

    Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, racconta così l’aggressione subita a Frascati mercoledì sera sotto casa.

    Una vera e propria spedizione punitiva l’ha definita, individuando anche quelli che, secondo lui sarebbero i responsabili: “Terroristi. Questi sono gli ebrei sionisti. Mi hanno aspettato fuori casa in 6 e hanno tagliato i fili del cancello per massacrarmi.

    Mi hanno massacrato di botte – racconta – hanno bloccato il cancello elettrico”.

    Stamattina le rassicurazioni, sempre via social: “Grazie a tutte e tutti per il sostegno. Alla fine punti in testa dove mi hanno dato la martellata, tagli ed escoriazioni dove mi hanno preso a mattonate, frattura dell’orbita facciale dove sono finiti i 60 pugni mirati, e si ricomincia”. Poi, ironico, ha aggiunto: “Un abbraccio alla comunità ebraica”.

    E prosegue, sempre via social: “Ora e sempre lotta al terrorismo, al fascismo, alla mafia sionista e ai suprematisti ebraici che si sentono intoccabili, ma che d’ora in poi non lo saranno più. Il giorno dopo, il sionismo fa ancora più schifo” aggiunge attaccando le ‘comunità ebraiche’.

    Tanti i messaggi di solidarietà nei suoi confronti: Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi Sinistra dichiara: “Non condivido praticamente nulla di ciò che dice o scrive Chef Rubio ma la vigliacca e violenta aggressione che ha subito, evidentemente per le sue posizione su Gaza, è un fatto gravissimo e inaccettabile”.

    E anche gli studenti in tenda nelle università di Roma, Bari, Pisa, Genova, Torino gli hanno dedicato uno striscione: “Solidarietà a Chef Rubio. Il terrorismo sionista va fermato”.

    Nel frattempo il celebre chef, volto noto della tv, ha presentato denuncia alla Digos: gli investigatori hanno già inviato una prima informativa alla procura della Repubblica di Velletri e hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza per fare chiarezza sulla dinamica dei fatti.