Col pirotecnico anticipo di fine stagione, davanti all’ultima interna della viola al Franchi tra coreografia, carica ed incoraggiamenti in vista della finale di Conference ad Atene in programma mercoledì 29 maggio, s’è chiuso 2-2 il primo atto della penultima giornata di campionato tra Fiorentina e Napoli coi toscani bravi a rimontare il prematuro vantaggio ospite di Rramhani con Biraghi e Nzola rimontati nella ripresa soltanto dalla punizione di Kvara per un pari finale che lascia la viola completamente padrona del suo destino per centrare quell’ottavo posto che garantirebbe Europa e minimo Conference anche la prossima stagione, tutt’altro che evidentemente l’obiettivo del prossimo anno azzurro, tutto centrato sulla futura ricostruzione. Buona doverosa reazione nella ripresa, ma senza mordente. Napoli che andrebbe comunque in Conference se la Fiorentina ad Atene dovesse battere l’Olympiakos, ecco perchè diventa il Toro chi ambisce a scavalcare i partenopei e chiudere nono per coronare il sogno di Juric, l’Europa. Ecco perché, con un Napoli in piena transizione alla fine di una stagione travagliata, desolante, complicatissima, il Toro stasera deve cercare di battere un Milan già secondo, all’ultima di fronte al popolo granata in un Olimpico che potrebbe, tra l’altro, esser già preparato a salutare proprio Juric, il cui futuro resta tutto da scrivere ed in caso di mancata realizzazione del sogno europeo potrebbe già descrivere effettivi titoli di coda del triennio. Non è un mistero quanto a Cairo piaccia, e probabilmente abbia già contattato, Paolo Vanoli. Torino-Milan chiuderà il sabato alle 20.45 dopo l’altro anticipo, il secondo del penultimo turno, quello del Via del Mare tra Lecce già salvo e Atalanta che, dopo aver ipotecato la prossima Champions, indipendentemente da come andrà a Dublino mercoledì, deve preparare la trasferta irlandese nel migliore dei modi riscattando mentalmente la delusione di Roma, quella che 72 ore fa a consegnato la Coppa Italia e l’ultimo trofeo bianconero a Massimiliano Allegri, prima del rovente esonero del venerdì.