Pochi calcoli. Servirà il grande colpo. Quello più importante. Propedeutico per la giornata decisiva, quella di domenica prossima, quando allo Stirpe arriverà l’Udinese per quello che sarà letteralmente uno spareggio, una finale, una finale per centrare la prima storica permanenza in massima serie. Ed in un campionato folle come la lotta in quelle acque turbolente, solo dopo quel Sassuolo che a meno di vittoria col Cagliari sembra ormai spacciato resta il Frosinone quella che ha fatto meglio negli scontri diretti. Un Frosinone che resta padrone del suo destino. Una lotta infinita, un mare in tempesta in cui i giallazzurri sono tornati a navigare come si deve: risucchiati d’inverno per tasso d’inesperienza alla fine di un girone d’andata meraviglioso, Difra ha ritrovato punti e solidità, pareggi su campi tostissimi e vittoria chiave a spedir matematicamente in B la Salernitana. Quello con l’Inter uno sfortunato incidente di percorso. Ecco perché domani Difra riproporrà, sempre coi principi di sviluppo che tende gelosamente a sottolineare, il sistema primaverile, più denso e accorto, quel 3421 che ha rimesso chiesa al centro del villaggio e giallazzurri di nuovo col vento a poppa e coi sogni a prua. Domani Frosinone a Monza, realtà del centroclassifica, alla sua ultima in Brianza, chissà, forse anche per Palladino. Monza allegro e sereno, Frosinone con la fame di chi lotta per un sogno. Recupera Romagnoli, centrale con Lirola e Okoli; fasce presidiate come sempre da Zortea e Valeri, al centro pesantissima l’assenza di Mazzitelli che significa opportunità per uno tra Reinier e Gelli al fianco di gioiello Barrenechea. Ago Brescianini, stella Soulè, dai cui piedi nascerà ogni giocata, ogni lume di speranza per i tantissimi sostenitori giallazzurri annunciati all’U-Power. Davanti ancora una volta Cheddira, pedine come Seck e Kaio Jorge pronte a subentrare a gara in corso, così come lo stesso Harroui che complice nota dolente infortuni ha perso gerarchie a dispetto del suo pirotecnico inizio di stagione. Si giocherà alle 15, subito dopo Sassuolo-Cagliari che apre l’ora di pranzo, in concomitanza con l’altro scontro più rovente, quello tra Udinese ed Empoli. Tutte in una manciata di punti. Ma appunto per questo, vietato mirar più lontano della Brianza, perché il risultato che uscirà domani potrà cambiare ogni condizione della finalissima di domenica prossima, quando sarà tutta una città ad affrontare l’Udinese.
Sport
18 Maggio 2024
Frosinone, niente calcoli: a Monza per sognare il colpaccio