La stagione dei record. Una Bundesliga attesa per 120 anni di storia, un romanzo, una rivincita per un finale che non sarebbe potuto esser più dolce, straordinario. Il Leverkusen di Xabi Alonso, la creatura più narrata e applaudita dell’anno europeo, vince pure la 34° e ultima giornata di Bundes 23/24 chiudendo 2-1 sull’Asburgo ma soprattutto spedendo il proprio nome nella storia del calcio tedesco, chiudendo totalmente imbattuta con 28 vittorie, 6 pareggi e nessuna sconfitta all’attivo. Impresa mai riuscita prima. Festa grande, piatto tedesco al cielo e sentimento Xabi, che vola ad esultare col Meisterschale in un tuffo nel nucleo e cuore della curva del popolo rossonero. Adesso le ultime due finali per un’impresa epocale, anche se naturalmente il cuore italiano farà il tifo tutto per l’Atalanta di Gasperini, fra soli 4 giorni a Dublino. Leverkusen che archivia la stagione con 90 punti all’attivo, secondo club di sempre a raggiungere quote del genere dopo un’istituzione come il Bayern Monaco. Tuchel che lascia come peggio non avrebbe potuto, beffa finale: rimonta incassata e sconfitta finale per 4-2 in casa Hoffenheim, sconfitta che costa ai bavaresi addirittura il secondo posto. Medaglia d’argento per lo Stoccarda di Guirassy che chiude col 4-0 al Gladbach, per il Bayern nemmeno la Supercoppa di Germania: storia e destini, Kane dovrà comunque aspettare il 2025 per abbattere ogni maledizione. Lipsia e Dortmund chiudono quarta e quinta, al sesto posto c’è l’Eintracht di Francoforte che potrebbe festeggiare un posto in Champions se Alonso dovesse vincere pure a Dublino. La potenziale rossonera potrebbe far scaturire un effetto a catena: spedire in Europa League la settima forza, lo stesso Hoffenheim ed addirittura in Conference una neopromossa come la favola Heidenheim. Un finale di stagione clamoroso anche e soprattutto in coda, ove l’Union completa la rimonta ed all’ultimo respiro centra la salvezza diretta evitando il playout, beffando il Bochum. In Bundesliga 2 torna a retrocedere il Colonia, tra lacrime e veleni, giù come il Darmstadt, fanalino di coda già matematico da settimane.
