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    18 Maggio 2024
    Premier 23/24, ultimo atto: Arteta insegue Guardiola, Jurgen saluta Anfield

    Ultimo atto. Ultimi novanta minuti. Poi sarà tempo soltanto di verdetti finali. Ma non sarà soltanto una pagina esclusivamente tecnica, quella dell’ultimo capitolo di NBA 2023/24; bensì, essendo oltremanica, un pomeriggio pieno di emozioni. Partendo dalla parte tecnica, stavolta una delle poche parentesi rimaste aperte all’ultimo capitolo verte tutta sulla corsa al titolo. Quella di un Arsenal che ha saputo rilanciare; quella di un Manchester City che, ancora da più forte e matura, punta dritta al quarto titolo consecutivo che rappresenterebbe il sesto in otto anni di gestione Guardiola, patron della sua egemonia britannica. A dispetto della passata stagione quando i Gunners presero prima sì il largo ma poi forse troppo belli, inesperti e immaturi, si fecero rimontare agevolmente sul più bello da un’istituzione che quando sboccia la primavera da vera predatrice divora tutti i suoi avversari per chiudere come sempre in testa davanti a tutti. Stavolta Arteta, allievo di Guardiola, ha fatto il salto di qualità. Completo, perché ha dimostrato di saper badare al sodo, regger l’onda d’urto e la pressione stessa, quando deve. Ma nonostante un testa a testa, quasi come quelli di qualche anno fa col Liverpool, durato fino alla fine, ancora una volta l’ultima parola spetta al Manchester City che, col successo infrasettimanale a Londra col Tottenham, ha rimesso il piccolo muso, per utilizzare un lessico allegriano, leggermente davanti. Quanto basta per ripresentarsi a novanta minuti dal gong padrone del suo destino. E nonostante brividi QPR prima e Villa poi, in questi casi, per quanto la Prem sia la Prem, il Man City non sbaglia mai. E all’Etihad arriva un West Ham all’ultima di Moyes senza troppi stimoli. Roccioso sì, la Premier è la Premier e nulla parte per scontato, ma Guardiola resta strafavorito. Arteta, che stavolta sognava di farcela davvero, non può far altro che aspettar improbabili clamorose notizie e battere l’Everton. Guardiola deve far solo il suo, per centrar tra l’altro la quarta consecutiva di un 6/8 mai riuscito da nessuno. Sarà la domenica dell’addio di un altro gigante, il rivale di tutti questi anni: Jurgen Klopp che lascia Liverpool. Emozione ad Anfield per l’ultima della sua quasi decennale radiosa avventura ad Anfield, coi Wolves. Scene settimanali clamorose: prima da solo, poi immortalato col suo staff e i suoi titoli, s’è preso tutto il suo tempo prima di dir per sempre addio ai Reds. S’è messo a disposizione di una città come Liverpool: stasera sarà tributo stellare. Tra le altre aperta solo la corsa tra Europa e Conference: Tottenham sostanzialmente quinto, Chelsea padrone, Newcastle che in prospettiva settimo posto e proprio Conference ambisce a chiudere davanti a Ten Hag, per cui, futuro e destino, sarà decisiva la finale di FA Cup. Che può ribaltar tutto, ma difficilmente lo farà.