Si tratta di Luca Agostino, interrogato fino a notte fonda all’interno della caserma dei carabinieri in presenza del difensore Marco Rossini
VILLA LATINA – Il sostituto procuratore di Cassino Flavio Ricci ha disposto in nottata l’arresto di Luca Agostino, di 41 anni, di Villa Latina con l’accusa di omicidio, per avere accoltellato a morte il 42enne imprenditore edile Armando Tortolani, anche lui di Villa Latina https://www.lacronaca24.it/2024/05/20/villa-latina-lite-via-pacitti-armando-tortolani-muore-accoltellato-fermato-un-uomo/ .
L’arresto è avvenuto dopo un lungo interrogatorio durato fino a notte fonda all’interno della caserma dei carabinieri in presenza del difensore Marco Rossini.
I due protagonisti della vicenda avevano avuto una lite ieri intorno alle 19.30, innescata da vecchi dissapori che già nei giorni precedenti li avevano portati a discutere. In serata Luca Agostino aveva raggiunto Armando Tortolani nella sua abitazione di via Pacitti a Villa Latina ed all’esterno c’è stata una colluttazione durante la quale lo ha colpito più volte all’addome con un coltello. La vittima è morta dopo circa un’ora al pronto soccorso dell’ospedale di Sora.
Non è chiaro cosa sia andato a fare Luca Agostino a casa della vittima: se per un chiarimento o con l’intenzione di colpire. I carabinieri, per stabilirlo hanno ascoltato una serie di testimoni ed altri sono stati invitati per oggi in caserma come persone informate dei fatti.
A Villa Latina i carabinieri hanno raccolto molte voci secondo le quali Agostino e Tortolani avevano litigato per una donna, circostanza che non è emersa però durante l’interrogatorio di fronte al magistrato. L’arrestato, che è stato prima medicato perché rimasto anche lui lievemente ferito, è ora in carcere a Cassino.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.