Non ci sono alternative e piani B. Motta resta quello che Giuntoli s’è messo in testa ormai da mesi, per il tanto evidentemente atteso cambio di direzione Juve, tanti anni dopo quello che la vecchia dirigenza provò ad intraprendere con Sarri e Pirlo prima di rientrare sull’Allegri bis. Thiago è quel nuovo che avanza e viaggia che da mesi ha colpito l’occhio di Giuntoli e con decisione la scelta della nuova dirigenza bianconera è ricaduta tutta su di lui. Inutile prenderci in giro: un flirt che dura da mesi. La Vecchia Signora, un incarico troppo prestigioso, una corte troppo serrata e rilevante per voltar le spalle, anche per un vecchio cuore nerazzurro come Thiago Motta. Che nei mesi, in attesa che si sciogliessero i dubbi su Allegri e tutti sappiamo com’è andata a finire col navigato condottiero livornese, ha centrato un traguardo a Bologna: la qualificazione in Champions. Prima della grande parada di lunedì sera, quel pirotecnico 3-3 coi bianconeri, tra mille abbracci e anche significativi, come quello con Montero, che tornerà a far tecnico delle giovanili juventine. Sebbene in diverse conferenze stampa Motta abbia dichiarato di non aver ancora deciso il futuro, nelle prossime ore comunicherà a Saputo e tutta la dirigenza bolognese la decisione di ritener chiuso il suo ciclo felsineo e accettare la grande sfida, il grande salto. La Juve. Quella Juve che gli ha messo sul piatto un triennale a cinque milioni netti a stagione con grande supporto societario, di una società, quella nuova, che l’ha voluto più di ogni altra possibile alternativa, mai effettivamente cercata o rintracciata. Perché era fiduciosa che alla fine avrebbe strappato il sì dell’italobrasiliano. E così sarà. Trattativa in chiusura. imminente il sì definitivo, l’ultima giornata di campionato e quindi il via libera, con l’annuncio che potrebbe già arrivare all’inizio della prossima settimana. Juve-Motta, adesso ci siamo davvero.
Sport
22 Maggio 2024
Juve, tutto su Motta: trattativa in chiusura, fumata bianca in arrivo