Niente da fare. Tempo scaduto. La corsa contro il tempo, era ormai chiaro da giorni, non avrebbe riservato sorprese o colpi di scena. Steven Zhang non ce l’ha fatta. Si chiude l’era Suning. La proprietà cinese non è riuscita ad estinguere entro la scorsa mezzanotte il debito di 380 milioni col fondo californiano Oaktree, che a questo punto diverrà formalmente nuovo proprietario dell’Inter. Arrivato anche il comunicato ufficiale. Sarà pagato a Suning il quoziente di differenza tra saldo del debito ed il valore che il perito assegnerà all’asset della società nerazzurra. Formalmente serviranno tempi tecnici, di due o tre settimane, per formulare il nuovo Consiglio d’Amministrazione: lasceranno tutti gli esponenti Suning, così come quelli Oaktree che rientreranno con nuove vesti, nuovi incarichi. Oaktree Capital Management è un fondo di gestione patrimoniale quasi trentennale, americano, che si occupa di debiti, prestiti, infrastrutture. A capo della struttura due figure di spicco, fondatori diventati presidenti, Marks e Karsh. Sono tra l’altro già presenti nel calcio, possedendo l’80% delle quote del Caen, club di cadetteria transalpina. Lascia dunque Steven Zhang, che resterà nei ricordi dei sostenitori nerazzurri, applaudito e ringraziato, omaggiato tra striscioni (che egli stesso ha ripostato sui suoi account social) e cori in occasione della festa Scudetto nerazzurra, domenica scorsa a San Siro. Ha investito molto per la sua Inter, quasi 900 milioni di euro, nell’arco quasi decennale. Lascia con sette titoli, tra cui due scudetti, sette come Angelo Moratti, entrambi appaiati in questa speciale classifica di successo dei presidenti nerazzurri, naturalmente dietro Massimo. Dal punto di vista tecnico al momento non risultato sussistere possibilità di cambio d’organigramma tecnico: cambia la proprietà, ma resteranno Marotta e Ausilio. Il tifoso nerazzurro può restare tranquillo.
Sport
22 Maggio 2024
Zhang, tempo scaduto: finisce l’era Suning, l’Inter passa ad Oaktree