In attesa di eleggere ufficialmente Motta, che ieri ha salutato visibilmente i suoi ragazzi dopo aver comunicato a Saputo giovedì la decisione di separare le strade una volta conquistato il massimo traguardo storico e stellare dell’accesso alla prossima Champions League, Giuntoli lavora già per costruire la Juve dell’imminente futuro e per certi versi quello del futuro anteriore. Ad esempio il portiere, reparto dove si può pensare di fare un investimento a lungo termine per il bene del club. E la scelta è ricaduta su Di Gregorio che, nonostante sia settore giovanile Inter, non rappresenterà il futuro di Sommer. Nelle ultime ore, proprio poco prima della fine del campionato, la Juve ha bruciato le tappe. Presente, futuro e futuribile. Il nuovo estremo difensore bianconero arriverà dal Monza con cui nelle ultime si registra già un principio d’accordo sulla base di 20 milioni più bonus, cifra che ha convinto Monza e Galliani ad accettare la proposta: adesso, nei prossimi giorni, restano da limare dettagli e proprio bonus stessi. E l’occasione può esser già quella di stasera, per l’ultima di campionato a Torino proprio tra le due, quando non giocherà proprio Di Gregorio, infortunato. Ecco perché con ogni probabilità, esploso a Monza, nonostante Spalletti in nazionale abbia deciso di puntare sulle storiche scelte degli ultimi anni escludendo il portiere brianzolo e lo stesso Carnesecchi, Michele Di Gregorio diverrà l’eletto a difendere i pali dell’imminente futuro bianconero. Una scelta alla base della discontinuità tra Allegri e Motta fortemente voluta da Giuntoli (e non da Manna che, rescisso, è destinato a Napoli, ndr) che adesso trova fondamenta anche prettamente a livello di rosa. Ora sarà da sciogliere il nodo più importante, quello in uscita, chi dei due storici portieri della Juventus degli ultimi atti sarà accompagnato alla porta della Continassa nei prossimi mesi estivi. Anche qui conterà il parere di Motta ma con ogni probabilità andrà via Perin: Di Gregorio accetterebbe nel suo primo anno bianconero il ruolo d’alternanza con istituzione Szczesny, che gli farà da chioccia. Per Perin non mancano certo interessamenti: non dall’estero, soprattutto in Serie A.