di Simona Tenentini
Viterbo – Xhyilani Nhaser e Mauro Fioravanti, rispettivamente di Carbognano e Ronciglione, sono due dei criminali coinvolti nella maxi-operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia, nelle province di Roma, Napoli, Foggia e Viterbo, che ha portato all’esecuzione di 28 misure cautelari (11 destinatarie della misura della custodia cautelare in carcere, 16 della misura degli arresti domiciliari e una dell’obbligo di firma), per gravi indizi di reati di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, tentata rapina in concorso, tentata estorsione in concorso, ricettazione e possesso illegale di armi, procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale.
A capo della banda, Marcello Colafigli, il “Bufalo” della Banda della Magliana, che, pur in regime di semilibertà, grazie ai suoi contatti, riusciva a vendere e pianificare traffici di stupefacenti dalla Spagna e dalla Colombia.
Naser, residente a Roma ma di fatto domiciliato a Carbognano, di origine albanese, insieme ad altri suoi connazionali, fungeva da intermediario della banda criminale con i fornitori colombiani, curando le attività logistiche di importazione ed il trasporto ai fornitori.
Fioravanti, invece, di Ronciglione, è accusato, ai sensi dell’art.68 ter di “Impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita”.
Con la sua attività “Sopra le righe”si occupava infatti di “camuffare” la provenienza illecita dei proventi dello spaccio con frazionamenti plurimi che venivano poi usati per ricaricare carte di pagamento del circuito Soldo per pagare gli spacciatori colombiani. Almeno 18000 eur però dei 200000 ricevuti sarebbero però stati “distratti”.
Un’organizzazione ben rodata, sventata grazie all’ausilio di intercettazioni, pedinamenti e microspie e addirittura, l’utilizzo di un virus trojan in un arco temporale di un anno e mezzo che va da giugno 2020 e dicembre 2021.
