Transizione, sì, ma determinante. Il mercato agli albori, ogni manovra deve ancora partire, anche direttori che studiano e scrutano le prime mosse sembrano aspettare il grande fuoco d’attenzione del calcio continentale di giugno, gli Europei. Sono giorni particolari, intermedi, sì, ma per l’appunto determinanti, significativi, perché intanto va a definirsi ed incastrarsi il puzzle delle panchine italiane. Prende sempre più forma l’effetto domino definitivo e nel giorno chiaramente mediaticamente tutto dedicato all’annuncio del Conte Day a Napoli e quell’implosione Tudor a Formello, il Bologna sistema il suo immediato futuro. Salutato Motta, tutto confermato, ecco Vincenzo Italiano. Segno tangibile, anche in questo caso e come per Palladino proprio a Firenze, che strette di mano e accordi verbali fossero già sostanzialmente in cassaforte da settimane. Nemmeno 72 ore dopo la conclusione del campionato infatti il Bologna costruisce il suo immediato futuro: Italiano attraversa l’Appenino, arriva, visita al centro sportivo e firma, fatidica firma sul contratto che lo legherà stavolta ai felsinei 2026: questa la scelta di Fenucci, Sartori e Di Vaio. Sarà difficile far meglio del predecessore, quel Motta dai destini opposti che tre anni fa ne ereditò proprio suo lavoro a La Spezia, ma senz’altro si godrà musica e notte di Champions League, promettendo coraggio e calcio contemporaneo e offensivo. Si completa dunque un altro tassello delle panchine della massima serie del Bel Paese: adesso resta da scoprire ciò che farà la Lazio, in attesa di ogni annuncio Milan, così come a macchia di leopardo a questo punto Torino, Monza, Verona e Venezia.
Sport
5 Giugno 2024
Serie A, ufficiale un’altra panchina.. europea: Italiano biennale a Bologna