La cena di lunedì, organizzata per provare a ricucire, non ha sortito alcun effetto sperato. Nemmeno le manovre del direttore sportivo Fabiani, ieri a pranzo con Tudor a Formello. Le strade tra la Lazio ed il tecnico croato si separeranno. Immediatamente. Rottura totale. Un matrimonio finito sul nascere. Nonostante il buon finale di stagione, media punti importante, seppur in un brevissimo lasso di tempo. Con la squadra non è scattato alcun feeling, tantomeno con una tifoseria che ieri sera, quasi di notte, ha esposto striscioni attaccanti quello ormai che possiamo definire l’ex tecnico biancoceleste. Era stato scelto per immediata ricostruzione, il brevissimo regno Tudor sarà invece considerato mera e piccola transizione. Pesano divergenze con patron Lotito, vedute differenti, ricostruzione di una rosa che vivrà per forza di cose rivoluzione, idee completamente opposte: non c’è stato modo di ricucire. Voleva garanzie, non sono arrivate. L’addio del pupillo Kamada, dopo quelli di Felipe Anderson e quello ormai nell’aria di Luis Alberto, hanno lasciato precipitare la situazione. Si tratta la maniera migliore per dirsi addio: con ogni probabilità, ormai atteso soltanto il comunicato, sarà rescissione consensuale con buonuscita in favore del tecnico croato. Un vero e proprio terremoto. Nella presunta e prevista estate dalle mille porte scorrevoli di Formello a questo punto salta pure l’allenatore. E’ prestissimo per far nomi di sostituti: senz’altro non sarà Italiano, in queste ore a Bologna per la firma. Previste scottanti novità nelle prossime ore.
Sport
5 Giugno 2024
Terremoto a Formello: tutto precipitato, tra Lazio e Tudor è già finita