Giorni e serate di transizione. Sì, ma nemmeno troppo. Se tutto il mondo del calcio europeo aspetta Euro 2024, club inclusi, in tanti soprattutto nel nostro paese lavorano per trovare nell’imminente presente e futuro l’aspetto tecnico più importante, l’allenatore. Tra questi c’è senz’altro il Venezia che, fresco di promozione, è pronto a salutare Vanoli, valorizzato, direzione Torino: con ogni probabilità, sarà lui l’erede di Juric, oggetto del desiderio di Urbano Cairo. Per questo il Venezia ha bisogno di un allenatore: di qualcuno che voglia accettare una sfida, non impossibile ma complicatissima, quella di salvarsi. Ecco perché le strade progettuali portano a Di Francesco: dopo tanti anni e tante delusioni Eusbio s’è riscattato a Frosinone, gran campionato e idea di calcio palese e manifesta, nonostante la delusione dell’ultimo respiro e quella retrocessione che ha tramortito l’ambiente giallazzurro. Anche perché, comunque vada, il Venezia sarà tra le favorite a retrocedere: ecco perché, valutando sfida alla mano, il buon “Difra” avrà ben poco da perdere. Di Francesco già contattato, post Vanoli. Con Zaffaroni soltanto un sondaggio: c’è da valutare, ma parte in sordina. L’ex tecnico dell’Udinese fa geograficamente parte della lista dei candidati, ma non allena da tempo. E soprattutto è visto più dirigente. Eccome perché Eusebio conduce la corsa, una corsa in cui va annoverato anche Giampaolo. Novità nelle prossime ore.
Sport
10 Giugno 2024
Panchine A, Venezia: Di Francesco resta in pole