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    13 Giugno 2024
    Milan, Ibra annuncia Fonseca. Conferenza fiume: “Red Bird, ambizione presente e futura”

    Una conferenza attesissima quella a Milanello. Attesa dal mondo rossonero. Da tutto l’ambiente. Il volto di Red Bird e Cardinale è Zlatan Ibrahimovic, sinonimo d’ambizione e milanismo. Storia, dna. Da chi più di lui poter ottenere risposte e rassicurazioni sull’ambizione del Milan. Specialmente dopo settimane e mesi complicati, tra scioperi curva che chiedeva proprio risposte, ambizione. E pure lo stesso Fonseca non ha mai convinto tutta la piazza. Bene. Zlatan c’ha messo la faccia, ancora una volta. Difende l’ambizione del club e la scelta, che conferma. La annuncia lui. “Il nuovo allenatore sarà Paulo Fonseca. Una scelta che abbiamo studiato bene. E tanto. Un profilo che ricalcava ciò che cercavamo, in tutti i suoi criteri. Sua identità, gioco dominante e offensivo. Volevamo trasportare e trasferire dopo tanti anni qualcosa di nuovo sia ai calciatori che vantiamo, così come al popolo di San Siro. Come allena, come gioca, come prepara le partite. Siamo molto fiduciosi, ci crediamo tanto. Tutti i giorni parliamo con lui, condividiamo strategie. Ha molta ambizione. Sarà una squadra più giovane, lui profilo perfetto per lavorare con i giovani. Conte? Con tutto il rispetto per Antonio che è un grande allenatore, non rispettava parametri e criteri che cercavamo, come club”. Lo scorso anno è cambiata mezza squadra, tanti nuovi volti, scelti da altrettanto nuovo team in dirigenza: Furlani e Moncada al posto di Maldini e Massara. L’idea adesso è completare quel cambiamento. Serve palesemente un centravanti, partito Giroud, andato a chiudere la carriera a Los Angeles. Un’idea d’attaccante moderno, presente e futuro. Chiaramente, come ampiamente narrato, il Milan punta Zirkzee: ha già comunicato al Bologna che pagherà la clausola, ma i suoi agenti chiedono 15 milioni di commissioni. Si continua a trattare da giorni col suo entourage, quello resta il nodo. Sullo sfondo il Manchester United, ma il calciatore (che andrà agli Europei) vuole restare in Italia e sembrerebbe aver già dato la parola al Milan: “Un anno fa i miei colleghi hanno messo le basi, oggi sul mercato cerchiamo i dettagli. Abbiamo bisogno di un attaccante. Zirkzee è un calciatore forte, non è un segreto, vanta grandi potenzialità. Arriva da scuola olandese, la mia stessa, ma non facciamo paragoni. Maignan e Theo? Resteranno entrambi, così come Leao. Hanno contratto e sono felici qui. Non abbiamo bisogno di vendere”. Il tasto ricercato dalla stampa, riflesso di ambiente e piazza, resta la rassicurazione di quel concetto d’ambizione. In particolare cercando di capire il ruolo di Zlatan nel nuovo Milan di Cardinale: “sono un vincente, non accetto perdere, con Cardinale abbiamo parlato tanto e abbiamo scoperto che parliamo la stessa lingua. Vogliamo vincere nel tempo, costruire un progetto vincente nel corso degli anni. C’è ambizione, altrimenti non sarei mai rientrato. Milan è Europa, non solo Italia. Al Milan non vinci, devi fare la storia. E sono dentro il Milan. Io. Fino a quando sarò qua, il futuro sarà radioso. Sono operating partner di RedBird, il tema resta il Milan. Lavoro a stretto contatto con Cardinale, Moncada e Furlani. Sono presente a Milanello e a Casa Milan. Si lavora tutti nella stessa direzione. Strategia non per i propri interessi ma per il bene del Milan. Ogni giorno sui giornali usciva un nome di un nuovo allenatore differente, chi voleva chi, chi voleva un altro. Non è stato così. Siamo una squadra, anche noi dirigenti. Una squadra di dirigenti, giovani e ambiziosi”.