Sono state settimane intense per l’Inter scudettata. Quella della seconda stella, tra fine dell’era Suning e avvio di quella Oaktree, insediamento che ha scelto la promozione massima di Marotta, definitiva consacrazione, neo presidente nerazzurro. E l’Inter, salutati rischi e vicende societarie, s’è già tuffata nel futuro. Nell’imminente futuro. Prima coi rinnovi, quello di Barella già ufficiale e quello di Lautaro per cui resta ormai solo questione di ore, così come quello di Inzaghi, tra flirt e meeting ormai nell’aria. Adesso sguardo al futuro. Imminente futuro. Oaktree ha più liquidità, vanta più margine di manovra e, da buon fondo vero, stile Elliott, ambisce ad asset di squadra e parco calciatori che significhino futuribilità, oltre che presente, naturalmente. Ringiovanire, un minimo. Arriveranno, colpi ormai del vecchio corso, Zielinski e Taremi, già fatti da gennaio. Ma se si può, a differenza della gestione Suning, magari, anche a costo di spendere qualcosina di più, puntar a mettere dentro gente che abbassi l’età media. Ecco perchè alla luce di una sicurezza come Sommer, portiere esperto e vincente, ma qualcuno che dicembre prossimo spegnerà ben trentasei candeline, non sarà riscattato Audero che viaggia in orbita Como ma si punta già dritto ad un profilo più giovane: tra gli estremi difensori migliori espressi dall’ultima edizione di Serie A c’è senz’altro Josep Martinez del Genoa, club con cui e per il quale è già decollata da giorni trattativa vera e propria. La richiesta è 18, l’offerta è tra i 12/13 più due di bonus, ma filtra grandissimo ottimismo tra le parti: la differenza sarà compensata da giovani contropartite, opzioni Oristanio e/o Satriano. La fumata bianca definitiva potrebbe già arrivare settimana prossima: per ruoli e reparti così determinanti come i portieri è giusto muoversi prima, ad inizio estate. Sia in casa Inter che in casa Genoa. Ecco perché c’è voglia di accelerare, da ambedue le parti.
