Serata molto molto negativa. Azzurri correttamente assorti nei loro pensieri. Lezione spagnola all’Italia. Unico aspetto positivo? Il punteggio, bugiardo 1-0. Vincono le Furie Rosse, lo fanno capitalizzando ad inizio ripresa grazie all’autogol di Calafiori. A salvare risultato e passivo che sarebbero potuti risultar ancor più gravosi Gianluigi Donnarumma, calciatore migliore di questa nazionale. La Spagna ha ricostruito, eccome. L’Italia è soltanto all’inizio di un percorso che deve riscattare 10 anni senza Mondiali, pur se misteriosamente siamo campioni d’Europa. Dall’inizio alla fine Furie Rosse belle, eleganti, sopraffine. Tra fiammate e qualità purissima. Le due ali, Nico Williams migliore in campo e quel fenomeno di Yamal nemmeno 17 anni, arte e qualità pura. De La Fuente meglio di Enrique, nettamente, fin qui. Aperture, armonia, manovre e catene splendide, linee di passaggio perfette. E quel senso di impotenza di un’Italia mai in partita, merito della Spagna che sembrava quella di un decennio fa, a sporcare non fisicamente ma con l’astuzia ogni tentativo di manovra azzurra. Un’Italia che ha fatto fatica a costruire qualsiasi pericolo, rarissimi tiri in porta. Non hanno convinto i cambi di Spalletti. Non aveva, forse l’unico errore, convinto nemmeno la conferenza stampa: a schernire gli avversari, “non siete gli unici belli”. Troppo presto, troppo prematuro. Pur per un genio del nostro calcio che ha appena ereditato e sta solo all’inizio del suo percorso, del suo pensiero, della sua ricostruzione. La Spagna stacca il pass per gli ottavi a punteggio pieno. Per l’Italia adesso diventa decisiva la gara con la Croazia: vietato perdere, altrimenti con soli tre punti all’attivo e differenza reti per consecutio logica passiva sarebbe quasi impossibile rientrare tra le terze ripescabili. Padroni del nostro destino. Ma siamo soltanto ai gironi. E se non sarà questo il nostro Europeo, tutti dovranno far i conti con l’Italia, comunque, alla fase ad eliminazione diretta, se dovessimo passare. Spalletti è stato scelto per l’America. Un progetto triennale. Ed il materiale organico a sua disposizione, francamente, di base, resta quello che è. Pur se oggi, probabilmente, non hanno convinto i cambi. Completamente evanescenti: non era questione di scelte tecniche, andava cambiato sistema, interpretazione. Perché per quanto siamo stati fortunati, alla fine tutto poteva succedere. Meglio adesso che più avanti. Comunque, sveglia salutare.
Sport
21 Giugno 2024
Euro 2024. Dominante Spagna, lezione all’Italia: Croazia decisiva