logo
    Sport
    21 Giugno 2024
    Euro 2024. Dominante Spagna, lezione all’Italia: Croazia decisiva

    Serata molto molto negativa. Azzurri correttamente assorti nei loro pensieri. Lezione spagnola all’Italia. Unico aspetto positivo? Il punteggio, bugiardo 1-0. Vincono le Furie Rosse, lo fanno capitalizzando ad inizio ripresa grazie all’autogol di Calafiori. A salvare risultato e passivo che sarebbero potuti risultar ancor più gravosi Gianluigi Donnarumma, calciatore migliore di questa nazionale. La Spagna ha ricostruito, eccome. L’Italia è soltanto all’inizio di un percorso che deve riscattare 10 anni senza Mondiali, pur se misteriosamente siamo campioni d’Europa. Dall’inizio alla fine Furie Rosse belle, eleganti, sopraffine. Tra fiammate e qualità purissima. Le due ali, Nico Williams migliore in campo e quel fenomeno di Yamal nemmeno 17 anni, arte e qualità pura. De La Fuente meglio di Enrique, nettamente, fin qui. Aperture, armonia, manovre e catene splendide, linee di passaggio perfette. E quel senso di impotenza di un’Italia mai in partita, merito della Spagna che sembrava quella di un decennio fa, a sporcare non fisicamente ma con l’astuzia ogni tentativo di manovra azzurra. Un’Italia che ha fatto fatica a costruire qualsiasi pericolo, rarissimi tiri in porta. Non hanno convinto i cambi di Spalletti. Non aveva, forse l’unico errore, convinto nemmeno la conferenza stampa: a schernire gli avversari, “non siete gli unici belli”. Troppo presto, troppo prematuro. Pur per un genio del nostro calcio che ha appena ereditato e sta solo all’inizio del suo percorso, del suo pensiero, della sua ricostruzione. La Spagna stacca il pass per gli ottavi a punteggio pieno. Per l’Italia adesso diventa decisiva la gara con la Croazia: vietato perdere, altrimenti con soli tre punti all’attivo e differenza reti per consecutio logica passiva sarebbe quasi impossibile rientrare tra le terze ripescabili. Padroni del nostro destino. Ma siamo soltanto ai gironi. E se non sarà questo il nostro Europeo, tutti dovranno far i conti con l’Italia, comunque, alla fase ad eliminazione diretta, se dovessimo passare. Spalletti è stato scelto per l’America. Un progetto triennale. Ed il materiale organico a sua disposizione, francamente, di base, resta quello che è. Pur se oggi, probabilmente, non hanno convinto i cambi. Completamente evanescenti: non era questione di scelte tecniche, andava cambiato sistema, interpretazione. Perché per quanto siamo stati fortunati, alla fine tutto poteva succedere. Meglio adesso che più avanti. Comunque, sveglia salutare.