Ieri sera alla chiusura della campagna elettorale del candidato sindaco di un centrodestra tornato unito è intervenuta anche la responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia
di Marco Gubetti
CIVITAVECCHIA – E’ la festa del centrodestra di nuovo unito quella che si celebra nel cuore dell’antico quartiere del Ghetto a Civitavecchia. Forza Italia è tornata a casa e la piazza straborda di bandiere (anche forziste) e di entusiasmo e quando il candidato sindaco, Massimiliano Grasso, arriva sul palco c’è una vera ovazione. Il traguardo sembra vicino eppure mancano gli ultimi, decisivi metri. Grasso e la sua squadra lo sanno ed è per questo che hanno chiesto a tutti i compagni di viaggio di questa lunga cavalcata – che è giunta a poche ore dal ballottaggio – di essere presenti per l’ultima serata di appello al voto. E così sul palco, accanto al candidato sindaco, c’è un’autentica parata di politici del territorio: la vicepresidente della Giunta regionale, Roberta Angelilli (Fratelli d’Italia), gli assessori della Pisana, Fabrizio Ghera (FdI) e Simona Baldassarre (Lega), i consiglieri regionali Emanuela Mari (FdI), Giorgio Simeoni (Forza Italia) e Nazzareno Neri (Noi Moderati). E ancora: il deputato di Fratelli d’Italia, Alessandro Palombi, in rappresentanza del coordinatore provinciale del partito Marco Silvestroni; i segretari regionale e provinciale della Lega, Davide Bordoni e Angelo Valeriani e, sempre per la Lega, c’è anche il consigliere comunale a Roma, Maurizio Politi. Sono tutti a Civitavecchia in quest’ultimo scampolo di campagna elettorale per tirare la volata a Massimiliano “che col passare dei giorni e delle settimane – dice Simeoni mettendo da parte la scaramanzia – sembra sempre meno un candidato e sempre più un sindaco”. Risate, applausi e qualche gesto apotropaico. A suggellare l’unità di un centrodestra che, dopo le divisioni del primo turno, torna a schierarsi nella formazione tipo, da Roma arriva Arianna Meloni. Quando sale sul palco la piazza esplode. Arianna non è solo la sorella della premier Giorgia, ma è colei che ha in mano Fratelli d’Italia, essendone la responsabile della segretari politica, e che dunque ha anche l’onore e l’onere di tessere i rapporti con gli alleati. E così la Meloni spiega come il lavoro che, tutte insieme, le forze del centrodestra stanno facendo al governo nazionale per rilanciare lo sviluppo del Paese, “sarà lo stesso che porterà avanti Massimiliano da sindaco, con la stessa determinazione, lo stesso entusiasmo e la stessa capacità di fare delle scelte e prendere delle decisioni”. Gli appalusi scrosciano e l’entusiasmo della piazza è all’acme. Sul palco arriva un mazzo di fiori per Arianna, che commossa ringrazia e, abbracciandolo, lascia palco e microfono al candidato sindaco. “Ho l’orgoglio di poter dire – esordisce Grasso – di aver fatto una campagna elettorale guardando negli occhi ciascuno dei cittadini che ho incontrato in queste settimane. Non ho fatto promesse che non si possono mantenere e non ho voluto far leva sui bisogni della gente. Ho ascoltato, invece, e ho promesso, quello sì, il mio pieno impegno per dare un futuro alla città e alle nuove generazioni, ai nostri figli e ai nostri nipoti”. Poi si passa all’attacco del competitor, il dem Marco Piendibene, e dei suoi alleati pentastellati, che proprio negli stessi minuti stanno chiudendo la loro campagna elettorale a poche centinaia di metri dalla festa del centrodestra. “Dall’altra parte – attacca Grasso – si sono messe insieme forze che fino all’altro giorno si sputavano in faccia. Pur di trovare qualche centimetro di strapuntino, i nostri avversari sono pronti a passare sopra insulti e litigi che hanno caratterizzato i rapporti Pd-Cinque Stelle fino a pochissimi giorni fa. Questa è la prima grande differenza: noi stiamo insieme per rilanciare lo sviluppo di Civitavecchia, loro si apparentano contro qualcuno. La seconda grande differenza è che loro, se andassero al governo della città (ma non succederà), direbbero no a tutto, perché i Cinque Stelle sono quelli che hanno fatto perdere 23 milioni di euro di finanziamenti per l’eolico. E sono anche quelli poi che, grazie alla Giunta regionale ‘giallorossa’ di Zingaretti, hanno cercato di portare in città il biodigestore”. “Durante la campagna elettorale – ricorda il candidato del centrodestra – ho presentato il mio cronoprogramma per lo sviluppo che permetterà alla città sin da subito di compiere passi concreti sulla via dell’uscita dal carbone. I nostri avversari parlano di eolico offshore, i cui lavori, come ha ammesso lo stesso Piendibene, potrebbero cominciare fra tre o quattro anni”. “Se vincono loro – chiosa Grasso – Civitavecchia tornerà nell’isolamento e sarà il declino. Se vinciamo noi vincono lo sviluppo e il futuro della città”. La piazza abbraccia idealmente con un ultimo lungo, calorosissimo applauso il candidato Grasso, che, trafelato ma felice, risponde gridando: “Viva Civitavecchia”.