Per l‘Italia di Luciano Spalletti è già sostanzialmente iniziata la fase ad eliminazione diretta. Stasera con la Croazia è virtualmente già una finale. Leggermente particolare perché, a differenza di quelle gare dagli ottavi in poi che il nucleo azzurro si augura possa tornare a vivere, quella di stasera quantomeno sulla gara strizza l’occhio agli azzurri: con la Croazia bastano due risultati su tre. E anzi, anche in caso di sconfitta, seppur minime, sussistono possibilità di passare il turno. Un’ipotesi che è meglio evitare, scongiurare. Attenzione però perché la Croazia, che stavolta francamente, lecitamente e naturalmente sembra sia arrivata a fine ciclo, è sempre tosta. Ha sempre sette vite. Una nazione che ha fatto sognare il suo popolo con l’era Modric, ancor più grande della generazione 98, tra argento in Russia e bronzo in Qatar. Come se non bastasse cabala e tradizione non assistono certamente gli azzurri: l’Italia non batte la confinante a scacchi dal 1994. E la sconfitta con la Spagna, per sviluppo, narrazione e connotati, ha fatto rumore. Persino alle orecchie di Spalletti. Che ha ammesso un netto passo indietro rispetto al processo di crescita che aveva evidentemente idealizzato. Più indietro rispetto a quanto prospettato. Ecco perché passo indietro significa cambiamenti. Formazione più equilibrata con Pellegrini e Frattesi in panchina sostituiti da Cambiaso e Cristante: più contenimento. Chiesa passa a sinistra, davanti a Darmian che prende il posto dell’infortunato Dimarco. Davanti chance per Retegui, dal primo minuto. Questo quanto si prospetta. A Lipsia due risultati su tre per tre punti a uno: in palio il secondo posto, Spagna già prima. Croati all’ultima spiaggia: un pari non gli basterebbe per sognare ripescaggio tra le quattro migliori terze. E la Svizzera, tosta e compatta, è lì che aspetta gli azzurri. La seconda del B affronterà infatti proprio la seconda dell’A. Sarebbero gli elvetici quelli che, dopo aver spaventato un’intera Germania, l’ostacolo azzurro da affrontare agli ottavi.
Sport
24 Giugno 2024
Euro 2024, l’Italia e le sue confinanti: la Croazia sulla strada Svizzera, stasera prima finale