Nel corso della giornata si arriverà alle richieste di condanna
ROMA – Nel processo d’appello per l’omicidio di Serena Mollicone, il PG ritiene che il 3D del cranio della ragazza di Arce si incastra perfettamente nel 3D della porta della caserma dei carabinieri ndr. “Questa è definita ‘una ottima corrispondenza’. Ancora piú esplicita è l’integrazione: combacia tutto perfettamente”. Così il sostituto procuratore generale Francesco Piantoni, nel corso della requisitoria, davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Roma, del processo per l’omicidio della 18enne di Arce uccisa 23 anni fa.
Ripercorrendo le consulenze tecniche e scientifiche il sostituto pg ha ricostruito le fasi dell’omicidio. Nel corso della giornata si arriverá alle richieste di condanna per Franco Mottola che – spiega il magistrato in aula -, “ha mentito quando ha detto che aveva sfondato la porta con un pugno”. Il segno, infatti, nel caso fosse andato come detto dal carabiniere, “sarebbe stato ben piú piccolo”, aggiunge il sostituto pg. Per il maresciallo dei carabinieri, al termine della requisitoria, sará sollecitata una pena di 24 anni.
Saranno chieste condanne anche per sua moglie Annamaria (22 anni) e per loro figlio Marco (22 anni).
L’assoluzione sará sollecitata, invece, per gli altri due imputati, i carabinieri Francesco Suprano (unico tra gli imputati presente in aula), per prescrizione, e Vincenzo Quatrale, perchè gli indizi non hanno raggiunto la consistenza di prova.