Aveva già lasciato il club ufficialmente il 16 giugno. Aveva già esteso la voglia di tornare in A, col dolore per non esser riuscito a salvare Frosinone, per sposare il progetto Venezia e cercare, per quanto tra le maggiori candidate alla retrocessione, stavolta sì, di centrare una salvezza che avrebbe del clamoroso. Non se l’è sentita di restare in cadetteria e rilanciare, scelta che la proprietà Stirpe ha preso bene, la piazza meno. Come se dopo quel sogno sfiorato si fosse sentita tradita. Da ieri sera è arrivato anche il comunicato ufficiale del club veneto, Di Francesco è il nuovo allenatore del Venezia: “Il Venezia FC comunica di aver affidato a Eusebio Di Francesco l’incarico di allenatore della prima squadra. Di Francesco ha firmato un contratto biennale fino al termine della stagione 2025/26. Nato a Pescara, Di Francesco ha alle spalle una ricca carriera da calciatore, in cui si è guadagnato 13 presenze ed un gol con la Nazionale maggiore italiana, vincendo lo scudetto con la Roma e totalizzando 252 presenze in Serie A e 96 presenze in Serie B. Cinquantacinque anni ancora da compiere, Di Francesco vanta, nel suo percorso da allenatore, le promozioni in Serie B con il Pescara ed in Serie A con il Sassuolo, oltre ad una storica qualificazione in UEFA Europa League con il Sassuolo nella stagione 2015/16 ed un terzo posto con la Roma nella stagione 2017/18, raggiungendo inoltre la semifinale di Champions League a 34 anni di distanza dall’ultima volta. Benvenuto, Mister”. Si chiude dunque l’annata Difra in casa giallazzurra, nonostante Angelozzi, che è rimasto, abbia provato a convincerlo fino alla fine. Immediato sguardo al futuro, doveroso, un mese dopo quel dramma chiamato Udinese. La conferenza stampa con cui s’è aperta la settimana giallazzurra, quella di Stirpe, era determinante: serviva la voce, lo sguardo, la faccia del patron del club, la carica più alta, per spiegare piani del club. Una conferenza stampa molto realista, che ha spiegato quanto e come quando capitano delusioni del genere è possibile vivere disastri successivi, se non si reagisce nella maniera giusta. Nonostante abbia ammesso che la salvezza e quella permanenza accarezzata fino all’ultimo respiro avrebbe significato agevole sviluppo tra strutture e piani, anche extracalcistici, del club. Adesso va data una controsterzata, come chiaro. E serve un grande nome per la categoria. L’obiettivo, quasi sogno, era già stato individuato da settimane. Vincenzo Vivarini. Adesso siamo al conto alla rovescia. Ma prima, va risolto il tira e molla tra il tecnico e il Catanzaro. Lui non vuole dimettersi, la società vuole indennizzo per liberarlo. E Stirpe media, Angelozzi pure. Stallo da sbloccare: possibile svolta nelle prossime ore.
Sport
27 Giugno 2024
Frosinone, ufficiale: Di Francesco biennale a Venezia. Adesso Vivarini: stretta finale