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    Amministrazione, Cronaca
    3 Luglio 2024
    Antitrust a Campidoglio, ‘bene il bando per le spiagge di Ostia’

    ‘Scelta apprezzabile, ora fate in fretta e assegnatele entro il  2024’

    ROMA – L’Antitrust loda il Campidoglio per la sua decisione di mettere a bando gli stabilimenti di Ostia. E’ quanto si legge in una lettera indirizzata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, indirizzata al sindaco Roberto Gualtieri, e datata 28 giugno 2024.

    Il Garante nel documento commenta i provvedimenti emessi dal Campidoglio lo scorso aprile, con i quali, scrive, “il Comune da un lato proroga al 31 dicembre 2024 le concessioni demaniali marittime in essere alla data del 31 dicembre 2023; dall’altro lato delibera di indire nel più breve tempo possibile le procedure di evidenza pubblica imparziali e trasparenti, non discriminatorie e concorrenziali per assegnare le concessioni in tempo utile per l’avvio della stagione balneare 2025”.

    L’Antitrust, si legge nella lettera, “ritiene meritevole di apprezzamento” questa scelta, “così come la decisione di ricorrere nella definizione dei criteri di valutazione, alle indicazioni contenute nella legge 118/2022 nel rispetto dei principi espressi dalla giurisprudenza amministrativa nazionale ed europea”. Sollecita dunque il Comune affinché le gare “siano svolte quanto prima e che l’assegnazione avvenga non oltre il 31 dicembre 2024, informando tempestivamente l’Autorità in merito agli sviluppi delle attività propedeutiche all’espletamento delle procedure in questione”.

    L’Autorità, si legge ancora, “si riserva di intervenire nei confronti di eventuali deibere assunte dal Comune di Roma in materia di concessioni demaniali marittime che possano determinare distorsioni della concorrenza”. In generale, il Garante ricorda poi i suoi “numerosi interventi” in particolare quelli in cui ha sottolineato come “il continuo ricorso alle proroghe violi i principi di concorrenza” e “favorisce gli effetti distorsivi connessi a ingiustificate rendite di posizione attribuite ai concessionari”. Anzi, sottolinea, il Consiglio di Stato ha affermato il principio secondo cui la proroga è accettabile solo se “tecnica”, limitata cioè “per il tempo strettamente necessario allo svolgimento delle gare”.

    Nel merito, il Garante non nasconde come a suo avviso il procedimento migliore per rilasciare le concessioni sia “l’avvio d’ufficio” piuttosto che “l’istanza di parte”, ma qualora un Comune scelga la procedura selettiva, poiché essa incide “su risorse di carattere scarso” (cioè sulle spiagge) deve essere “tale da garantire un reale ed effettivo confronto competitivo e non soddisfare solo apparentemente i criteri di trasparenza, imparzialità, pubblicità e par condicio”. In particolare l’Antitrust si sofferma sul requisito della valutazione dell’esperienza professionale: “l’Autorità – scrive – ritiene opportuno ricordare le restrizioni di natura concorrenziale che possono derivare” da questo requisito “laddove tale criterio non preveda la possibilità che l’esperienza e la professionalità in questione siano state maturate dall’operatore anche nello svolgimento di attività extraconcessione”.

    Essere già stati gestori, infatti, potrebbe essere un requisito “considerato ingiustificatamente restrittivo e privo dei connotati di necessità e proporzionalità, in quanto preclusivo della possibilità di partecipazione alla procedura di nuovi entranti e idoneo a integrare una preferenza in favore di operatori già attivi nel mercato. Analoghe preclusioni per i nuovi entranti – conclude l’Antitrust – possono derivare dall’attribuzione di un punteggio eccessivo alla pregressa esperienza professionale”.