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    Cronaca, Scuola e Università
    4 Luglio 2024
    Scuola, la Regione mette a disposizione 35 milioni per l’assistenza degli alunni disabili

    ROMA – La Regione Lazio ha pubblicato ieri il bando per gli interventi finalizzati all’integrazione e all’inclusione scolastica e formativa degli allievi con disabilità o in situazione di svantaggio, assistenza specialistica per l’anno scolastico 2024-25 e la manifestazione di interesse per la sperimentazione di azioni a sostegno della transizione dal percorso scolastico e formativo alla dimensione lavorativa degli alunni con disabilità. Sono 35 milioni di euro i fondi stanziati per l’avviso che derivano dal Fondo sociale europeo 21/27 Plus. Le domande di adesione si possono presentare  fino a venerdì 26 luglio 2024. I destinatari dell’avviso sono le Istituzioni scolastiche pubbliche, le Istituzioni formative che erogano percorsi di istruzione e formazione professionale validi per l’assolvimento del diritto-dovere, le Istituzioni scolastiche paritarie e le Reti tra istituzioni scolastiche e formative. L’approccio al tema dell’inclusione delle persone con disabilità, su cui si basa il servizio di assistenza specialistica erogato dalla Regione Lazio, è caratterizzato non solo dal riconoscimento dei diritti delle persone disabili ma anche dal riconoscimento del fattore di cambiamento che queste introducono. Dunque, gli alunni con disabilità, non sono soltanto considerati i beneficiari passivi degli interventi di assistenza, ma sono parte attiva del progetto di inclusione.  «L’avviso introduce un’importante novità – spiega l’assessore al Lavoro, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca e al Merito della Regione Lazio, Giuseppe Schiboni -: oltre all’assistenza specialistica, infatti, abbiamo introdotto la possibilità di aderire, tramite una manifestazione di interesse, a un percorso sperimentale che consentirà di avviare una fase di accompagnamento per gli allievi, disabili o in situazioni di svantaggio, frequentanti gli ultimi due anni degli istituti tecnici e professionali, finalizzata al loro inserimento nel mercato del lavoro. Una scelta che parte dalla consapevolezza che la vera inclusione non può essere confusa con politiche di tipo assistenzialista che penalizzano i ragazzi e rischiano solo di confinarli in un angolo della vita sociale e lavorativa».